Emerge sempre più il ruolo centrale svolto dalle colonie di funghi nella biodiversità e negli ecosistemi naturali e umani
Due ricerche portate avanti da studiosi di micologia della Western University dell’Ontario hanno confermato l’importanza dei funghi nel mantenimento degli equilibri degli ecosistemi e in generale della biodiversità terrestre. I risultati evidenziano il ruolo dei funghi come “personaggi principali” negli ambienti naturali.
Infatti nei loro processi di crescita e riproduzione sono in grado di fornire i nutrienti minerali fondamentali allo sviluppo delle piante. Decompongono i resti vegetali, in sostanza, riciclando le materie organiche e inorganiche in tutti gli ambienti climatici e comunità biologiche. Il rapporto tra funghi, piante e animali che vivono in un sistema ecologico è molto più stretto e caratterizzzato da interdipendenza e interconnessione, di quanto si pensi.
Greg Thorn, professore di biologia alla Western University, sostiene che i funghi siano i “governanti del mondo”. Le piante sulla superficie terrestre non ci sarebbero senza la presenza sotteranea dei funghi. Essi sono necessari nei processi di decomposizione e nel ciclo nei nutrienti, rendendoli disponibili o fornendoli direttamente ai vegetali.
“La diversità e la composizione della comunità fungina in un luogo determina davvero ciò che accade lì dal punto di vista ecologico sia in termini di composizione che della produttività delle piante. Se le piante crescono di più, allora c’è di più da mangiare per gli animali. Quindi, in realtà, molte di cose a cui teniamo davvero iniziano nel terreno con i funghi che portano a quelle cose“, secondo lo studioso canadese.
Le ricerche condotte dagli studiosi dell’Ontario stanno dimostrando il ruolo e capacità antimicrobici dei funghi. Sono infatti in grado di svilupparsi in terreni, anche agricoli, poveri di nutrienti come sabbia grossolana e torba, nutrendosi di batteri. Con risvolti importanti nella ricerca di “un’alternativa ecologica ad alcuni pesticidi chimici sintetici,” come affermato da Katarina Kukolj ricercatrice della Western University.
Come è evidente la funzione dei funghi nei processi di riforestazione delle aree disboscate, con una grande capacità di alcune specie di attecchire in terreni poveri di sostanze nutrienti. Una capacità che favorisce la crescita e la rigenerazione della foresta, studiata da un’altra ricercatrice canadese, Alicia Banwell.
I funghi possono garantire delle alternative ecologicamente valide ai polistiroli, agli antibiotici di sintesi, ai fertilizzanti chimici. E confermano ulteriormente la loro funzione nella biodiversità terrestre e nel mantenimento degli equilibri nei sistemi ecologici.
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