In effetti quella dei sacchetti ecologici si è caratterizzata fin da subito come una questione complicata in termini di sostenibilità ambientale, perché, fin da quando il Consiglio dei Ministri ha deciso di mettere al bando i sacchetti di plastica, si sono avute delle violazioni fin da subito.
Infatti già all’inizio sono cominciati a circolare dei sacchetti non conformi alle norme, che contenevano l’additivo ECM. Contro tutto ciò si è battuta a lungo Legambiente, che ha fatto appello alle autorità preposte all’argomento, giungendo ad un ottimo risultato per ciò che riguarda il rispetto dell’ambiente.
E’ stato infatti stabilito che i sacchetti realizzati con l’uso dell’additivo chimico ECM non possono essere commercializzati, in quanto non sono né biodegradabili né compostabili. Nel dicembre scorso il Consiglio dei Ministri aveva deciso di riprendere la questione, decidendo di ritenere commercializzabili soltanto i sacchetti che rispettassero le norme europee in materia di biodegradabilità e quelli che potessero essere sottoposti ad un efficace riutilizzo.
Sono state comunque varie le proroghe che hanno rimandato a lungo il problema. Adesso invece l’Esecutivo sembra voler calcare la mano e non concedere più altri sconti temporali. Si è perfino deciso che si potrebbe optare per una riduzione del periodo in cui non si possono prendere le multe, anticipando il tutto a gennaio 2013.
Di certo quella dei sacchetti inquinanti è una questione che va valutata con attenzione, perché non possiamo permettere che l’ambiente venga sottoposto ad un disastro enorme nell’ambito dei nostri consumi della vita quotidiana. Ci chiediamo se veramente le multe possano aiutare in questo senso, nella tutela ambientale.
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