Se vi siete mai posti la domanda su quale sia la differenza tra un corvo ed una scrivania, venite a scoprire la soluzione all’enigma.
Non un semplice indovinello, bensì di una delle tante stranezze/paradossi che si possono trovare all’interno di Alice Nel Paese Delle Meraviglie. Nel romanzo di Lewis Carroll l’assurdo e l’insolito danno vita ad un’avventura fantastica ed intricata. Ma ricordate la trama che vi ha tenuto col fiato sospeso da bambini?
Tutto inizia con Alice che insegue il Coniglio Bianco nella tana, per ritrovarsi più piccola, più grande e pure a tavola a prendere un tè con il Cappellaio Matto.
In uno dei capitoli più iconici, “A mad tea party” (Un tè da matti in italiano), propri il Cappellaio Matto pone ad Alice uno dei suoi enigmi: “Why is a raven like a writing desk?” (Perché un corvo assomiglia ad una scrivania?), che in italiano è stato trasposto come: che differenza c’è tra un corvo e una scrivania?
L’enigma del Cappellaio Matto: la differenza tra un corvo ed una scrivania
Il quesito è indubbiamente bizzarro e all’apparenza anche senza senso, anche per l’autore stesso. Lewis Carroll aveva confessato di non avere nemmeno lui la soluzione concreta all’enigma, anzi è stato costretto a trovarne una a causa (o grazie) all’insistenza dei suoi fan. Tuttavia, l’indovinello è diventato così noto proprio perché manca la soluzione, dando spazio alla fantasia di chi legge.
Il viaggio che compie Alice è in mondo a lei estraneo, ma non solo, distorce la realtà con semplici azioni e piccole frasi. Ebbene, quando si trova davanti a questo enigma di logica, la giovane si arrende ammettendo di essere incapace di giungere ad una risposta sensata. Nella realtà, i più appassionati, sono riusciti a trovare la famigerata risposta sensata.
La risposta all’enigma: cosa voleva dire il Cappellaio Matto?
Per trovare la soluzione all’enigma bisogna prendere la frase originale inglese “Why is a raven like a writing desk?“, la quale non significa “Che differenza c’è tra un corvo e una scrivania“, bensì “Perché un corvo assomiglia ad una scrivania?“.
Interrogato da numerosi fan, Lewis Carrol ha poi elaborato una risposta: “Because both can produce a few notes, though they are very flat; and it is nevar put with the wrong end in front“, ovvero, “Perché entrambi sono in grado di generare alcune note, anche se abbastanza piatte; e non vengono mai messi con l’estremità sbagliata davanti”.
Nello specifico, il corvo con la sua voce riesce a creare delle note come nella scrivania si scrivono gli appunti (in inglese notes). Queste notes risultano piatte poiché il gracchiare del corvo è basso e gli appunti vengono presi su carta. La seconda parte della frase si riferisce al fatto che le scrivanie non vanno “mai” collocate accanto al muro dal lato dove si può scrivere, giocando sulla parola nevar, scritta volutamente errata. Leggendo nevar al contrario, infatti, si può leggere raven (corvo). Sostanzialmente, un gioco di parole ben riuscito.