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Sai quanto costa aprire un agriturismo?

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Se avete intenzione di aprire un agriturismo è bene sapere alcuni costi da sostenere per iniziare questa attività (ed evitare di spaventarsi)

apertura inizio attività agriturismo
Una camera da letto di un agriturismo (Foto di user32212 da Pixabay)

Sempre più italiani stanno valutando di trasformare la propria seconda casa (o di comprarne una nuova) in campagna in un agriturismo. Un modo per provare a trarre guadagno dai tanti turisti che ogni anno, e in ogni stagione, vengono in Italia per assaporare la cucina della Penisola e le sue tantissime bellezze.

Ma aprire un agriturismo ha dei costi. Stabilirne con certezza però è difficile. Non si possono infatti quantificare i lavori strutturali, di restauro e i costi di arredo. Per cui in questo vademecum si farà una previsione dei costi.

Aprire un agriturismo ecco quanto costa

Un agriturismo in Toscana (Foto di evondue da Pixabay)

Aprire un agriturismo – è inutile nasconderlo – prevede tantissime spese da sostenere. A cominciare dalle spese da sostenere per avviare l’iter burocratico per avviare una nuova attività senza noie. Per prima cosa bisogna aprire una partita IVA commerciale, il cui costo varia dai 300 ai 500 euro. Poi bisognerà investire circa 200 euro per l’iscrizione al Registro Imprese della Camera di Commercio competente.. In questa cifra sono compresi i 100 euro di diritti di segreteria, 60 euro di imposte da bollo e 50 euro di diritti annuali.

Per avviare quest’attività è fondamentale presentare al Comune la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). Una spesa importante da affrontare: 1.500 euro dovranno essere destinati al professionista che preparerà la documentazione che dovrà attestare l’idoneità sanitaria dei locali e degli immobili. In più bisognerà pagare anche 32 euro di marche da bollo.

Leggi anche: Case sull’albero in Umbria: le più belle, ecco i costi

I costi burocratici non sono finiti perché bisognerà iscriversi a un’associazione di categoria. Ce ne sono tante come Coldiretti, la CIA e Confragricoltura. L’iscrizione ha una cifra variabile dai 100 euro ai 150 euro. Più economica invece la compilazione della domanda di iscrizione al Registro Regionale degli Operatori turistici. Il costo? 32 euro, ovvero il prezzo di due marche da bollo. Infine bisognerà aprire delle posizioni alle INPS e INAIL per sé stessi e i dipendenti. I costi variano in base al contratto e dal numero dei membri che lavoreranno. Al momento, calcolatrice alla mano, il solo iter burocratico ha un costo di circa 3.ooo euro.

Leggi anche: Case sull’albero, le principali nel Lazio: costi e località

A questi poi bisognerà aggiungere i costi per i lavori di adeguamento della struttura, della realizzazione delle stanze e tutto il resto. Se si tratta di una struttura di uno stabile ex novo i costi varieranno tra i 30 e i 60 mila euro. Se invece si decide di ristrutturare un vecchio rudere, il prezzo potrebbe superare i 100 mila euro. Non bisogna poi tralasciare i costi per arredare la struttura e fornirla di tutte le attrezzature necessarie. Una spesa che si aggirerà dai 30 mila euro ai 50 mila euro. In pratica tra i costi dei lavori dello stabile e quelli burocratici il prezzo finale varierà dai 120 mila euro fino 180 mila euro.

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