Aggiungere un po’ di sale fa bollire prima o dopo l’acqua usata per la pasta? La risposta è nella fisica e sarà inaspettata
Buttare il sale nell’acqua della pasta è il gesto quotidiano che tutti compiono e che spesso innesca una serie di domande sui tempi di ebollizione, sul risparmio in termini energetici anche sulla cottura della pasta stessa. La risposta è meno banale di quel che sembra.
Ma non solo è meno banale, ha una spiegazione che è determinata semplicemente dalla fisica. E senza grossi ragionamenti si può intuire immediatamente. Si potrebbe sperimentare direttamente ma occorre un termometro in grado di misurare con esattezza la temperatura raggiunta dall’acqua, ma non tutti lo hanno a disposizione a casa. La risposta si trova nei libri di divulgazione scientifica.
La risposta se aggiungere sale all’acqua accorcia i tempi di ebollizione la dà, come detto, la fisica. Infatti il sale aggiunto alla acqua diminuisce la tensione di vapore, cioè la capacità di bollire dell’acqua. Questo significa che serve più energia per portare ad ebollizione l’acqua. Ovvero la sua temperatura di ebollizione aumenta se si aggiunge del sale. Questa è la teoria.
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Ma cosa dice la pratica? Se si desidera aumentare di un grado la temperatura di ebollizione (da 100 gradi a 101) in 4 litri di acqua sono necessari 250 grammi di sale. Quindi l’acqua bolle più tardi con tempi più lunghi (e maggiore energia consumata). Ma è una quantità che nella realtà non viene di certo usata. Normalmente le proporzione è senz’altro diversa. Si usa circa un decimo del sale e la temperatura aumenta solo di un decimo, cioè arriverà a 101,1 gradi.
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Quindi ai fini dei tempi dell’ebollizione dell’acqua sarà del tutto ininfluente e anche della cottura della pasta. In pratica gettare il sale prima o dopo non modificherà di molto la nostra cucina. D’altra parte la pasta stessa viene solitamente cotta in acqua salata non in acqua pura. Sia che si metta il sale quando l’acqua bolle, oppure da fredda, non si potrà evitare di usare quelle impercettibili calorie in più per l’innalzamento della temperatura. Né il tempo di cottura né il consumo di gas del fornello verranno mai risparmiati o persi, ma saranno sempre gli stessi in entrambi i casi.
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