In occasione del Salone del libro Greenpeace ha reso nota la classifica delle case editrici in grado di agire per salvare le foreste. Un modo per sensibilizzare i più sulla questione dell’impatto ambientale ed evitare di rendere ancora tutto più problematico per ciò che concerne la tutela delle aree verdi nel mondo. Il principale pericolo in questo senso è per le foreste indonesiane a causa dello sfruttamento degli alberi per la produzione della carta. Ma sembra che qualcuno si stia adoperando in nome della sostenibilità ambientale. Ecco cosa dicono i risultati della “Classifica Salvaforeste”.
I dati mettono in evidenza che Rubettino, De Agostini, Laterza e Loesher hanno notevolmente aumentato l’utilizzo della carta riciclata e della carta certificata FSC e per questo nell’attuale classifica occupano posizioni più favorevoli rispetto a quelle della classifica precedente, elaborata sempre sullo stesso argomento. Maggiore è quindi il rispetto delle definizioni e delle regole per vivere a impatto zero. in ogni caso bisogna tenere presente che si potrebbe fare molto di più.
A questo proposito Chiara Campione, responsabile della campagna Foreste di Greenpeace Italia, fa notare:
Dal lancio della nostra prima classifica abbiamo ricevuto centinaia di mail di lettori che ci chiedevano di valutare i loro editori preferiti. Nonostante l’impegno di un numero sempre crescente di editori, sono ancora troppe le aziende che con politiche di acquisto della carta assolutamente inadeguate si rendono corresponsabili della distruzione delle ultime foreste tropicali.
Le foreste costituiscono il patrimonio ambientale dell’Unesco e hanno bisogno di essere valorizzate. La Feltrinelli ha dato un esempio di sviluppo sostenibile ricorrendo alla carta ecologica già qualche tempo fa, mentre mancano ancora all’appello dell’ecosostenibilità Sellerio e Disney Libri.