Veloci da preparare e con grandi proprietà sazianti: i salumi sono alimenti che molto spesso portiamo sulle nostre tavole. Per limitarne le controindicazioni però oggi andiamo a vedere quali sono le tipologie che contengono meno sale.
I salumi sono una prelibatezza della tradizione culinaria italiana, ma spesso contengono elevate quantità di sale, il che li rende poco salutari se consumati in grandi quantità. Difatti, assumendo ingenti dosi di questa sostanza si potrebbe andare incontro ad un innalzamento considerevole della pressione fino ad acutizzare il problema sfociando nella patologia denominata “ipertensione”.
Per questo motivo è giusto scegliere in generale cibi che contengano poco cloruro di sodio. In particolare, oggi andiamo a vedere quali sono i salumi che contengono meno sale rispetto le altre tipologie in modo da non sbagliare in fase di compere al supermercato. Pronti? Cominciamo!
I salumi che contengono meno sale
- Prosciutto cotto: si tratta di un salume a pasta morbida e dal sapore delicato, ottenuto dalla coscia del maiale. Il contenuto di sale può oscillare tra il 2% e il 3%.
- Speck: è originario dell’Alto Adige e presenta dal sapore intenso e aromatico. Rispetto ad altri salumi, lo speck ha una quantità di sale bassa, che si attesta tra il 2,5% e il 3%.
- Bresaola: viene ottenuto dalla carne di manzo ed è tipico della tradizione culinaria lombarda. Grazie al suo metodo di produzione, che prevede una lunga stagionatura, manifesta una bassa quantità di sale (dallo 0,5% all’1%).
- Culatello: è un salume pregiato, ottenuto dalla parte più buona della coscia del maiale. Rispetto ad altri salumi, il culatello ha una quantità di sale relativamente bassa, che può variare dal 2,5% al 3%.
- Mortadella: tipica dell’Emilia-Romagna, possiede la caratteristica forma cilindrica. La quantità di sale è relativamente bassa (varia dal 2,5% al 3%).
I rischi dell’ipertensione
L’ipertensione, o pressione sanguigna alta, è una condizione medica in cui la pressione del sangue sulle pareti delle arterie è costantemente elevata. Questa condizione può portare a diversi rischi per la salute come ad esempio malattie renali, complicazioni in gravidanza, patologie cardiovascolari, problematiche riguardanti la vista, problemi sessuali e di sonno. Per tutti questi motivi è sempre meglio limitare il più possibile l’utilizzo del sale in cucina, poiché esso è tra i primi fattori per innalzamento della pressione.