[galleria id=”515″]In questo periodo critico legato alla comparsa dell’influenza A/H1N1, torniamo a parlare di salute. Due settimane fa si è tenuto un convegno a Salsomaggiore Terme dedicato al tema “Inquinamento degli ambienti confinati di vita“.
Moltissime associazioni mediche italiane (pediatriche, oncologiche e non) hanno partecipato a questo appuntamento, così come i Ministeri del Lavoro, Salute e Politiche Sociali e dell’Ambiente. Il focus del convegno sono i bambini e la loro salute: dai dati raccolti e discussi, gli esiti sul legame tra inquinamento e salute sono davvero preoccupanti.
I più piccoli, purtroppo, sono coloro che subiscono di più gli effetti dell’inquinamento ambientale. Purtroppo i casi di tumori nell’infanzia sono in aumento, non solo in Italia ma anche in Europa. Parliamo di +1,2% nei bambini da 0-14 anni e dell’1,4 dai 14-19 anni. Così come si verificano sempre più espansioni epi/pandemica di obesità/sindrome metabolica/insulino-resistenza/diabete, asma/patologie allergiche-immunomediate in senso lato, patologie degenerative a carico del sistema cardio-vascolare e neurologico, ma anche ad esempio la comparsa dell’appendicite.
Nel dettaglio, in età pediatrica la variazione percentuale annua è pari a +1,6% per quanto riguarda le leucemie, + 4,6% per i linfomi, +2,0% per il sistema nervoso centrale. I tassi aumentano nel primo anno di vita e tra 1 e 4 anni, per poi decrescere tra 5 e 9 anni e risalire tra i 10 e 14 anni. Nel complesso i tassi di incidenza standardizzati sono maggiori nel Centro Italia e soprattutto per quanto riguarda i maschi.
Ma quali sono le cause delle malattie tumorali nei bambini? Sembrerebbero le esposizioni ambientali come sostanze chimiche, radiazioni ionizzanti e non-ionizzanti, esposizioni occupazionali dei genitori, fumo passivo, e le esposizioni a farmaci e/o trattamenti diagnostici e terapeutici od agenti infettivi. Grave incidenza hanno anche le emissioni dannose dei gas di scarico e affini, così come i fumi delle sigarette.
I medici presenti alla riunione hanno ritenuto opportuno e prioritario il doversi impegnare a fondo, nel futuro, per permettere ai bambini di vivere in spazi quanto più puliti. Compresa la diffusione di questi dati nelle scuole, perchè i rischi per la salute dei bambini ed adolescenti devono essere ben chiari a tutti: studenti, docenti e genitori. L’informazione e la prevenzione sono le prime armi per combattere questi mali.
Immagini tratte da:
comune.povegliano.tv.it
studionline.it
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