Due pescatori sono intenti a pescare in un lago ghiacciato, quando d’un tratto il ghiaccio si spezza e questi finiscono inghiottiti.
Le acque profonde costituiscono sempre un pericolo, figuriamoci se queste, poi, sono ghiacciate. In inverno, bisogna sempre fare attenzione a dove si mettono i piedi. Ci sono aree davvero pericolose, dove le precauzioni non sono mai troppe. Droni manovrati dai soccorsi hanno scattato foto e ripreso immagini spettacolari di paesaggi innevati e di persone finite nella trappola del ghiaccio.
Due pescatori americani, ad esempio, il primo giorno dell’anno hanno pensato bene di andare a pesca nel lago Itasca, la fonte del fiume Mississippi, nel Wisconsin. Non è una buona idea, il ghiaccio la fa da padrone e non è semplice pescare. Si gela, il ghiaccio è troppo solido e scivoloso. Eppure, nonostante tutto, i due sono abituati a tali imprevisti e non si scoraggiano. Prendono le loro attrezzature ed escono di casa.
Il padre ha 57 anni, il figlio 26, entrambi appassionati di pesca, dopo aver rotto il ghiaccio per creare un foro dove inserire le canne da pesca, sentono la superficie cedere sotto a loro piedi. Non fanno in tempo a tornare a riva che la lastra di ghiaccio che li sorregge, cede, fratturandosi e inghiottendoli nelle acque gelide. Il dramma. I due lottano per rimanere a galla.
Restare a galla e tornare in superficie non è affatto semplice, le acque sono talmente gelate che è come se conficcassero il corpo con degli aghi. Inoltre, non si riesce a respirare bene, e ancora, il ghiaccio, essendo scivoloso, non garantisce appigli sicuri. E poi bisogna considerare la corrente che, nonostante la superficie ghiacciata, nelle profondità delle acque continua con forza, portando giù i corpi.
In pochi istanti, succede il panico. Il ragazzo, con estrema difficoltà, riesce fortunatamente a tornare in superficie e a risalire la lastra di ghiaccio. Corre alla sua borsa e afferra il telefonino. Riesce a contattare i soccorsi, i quali arrivino sul posto in pochi minuti. Intanto che i soccorritori si danno da fare, utilizzando un gommone e delle funi, la scena viene ripresa dall’alto, con un drone.
L’uomo è ancora intrappolato in acqua, emerge e sprofonda. Alla fine, i soccorritori riescono a tirare fuori il pescatore, dopo un intervento di circa 45 minuti. L’uomo se l’è vista davvero brutta, ma per fortuna non ha riportato gravi danni di salute. Ovviamente, dopo il salvataggio è stato subito riscaldato e portato al sicuro. La vicenda è un monito a non sfidare la natura. Il pericolo dei ghiacci sottili non deve mai essere ignorato, neanche dalle persone più esperte.
Le immagini catturate dal drone sono spettacolari, questi strumenti, ormai molto diffusi, non solo sono capaci di immortalare paesaggi, ma forniscono anche un valido aiuto per i soccorsi, per capire come agire in casi estremi. Ma di salvataggi eroici ce ne sono tanti, sia tra uomini, come nel caso del bagnino intervenuto in mare per soccorre un bagnante, sia tra animali, dove un cane salva la vita a un cucciolo trascinato via dalla corrente del fiume.
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