La salvia è un tipo di erba usata in cucina per insaporire molte pietanze e, nel settore cosmetico, è utilizzata come fragranza di saponi e creme. È utile non solo per dare vigore e gusto ai nostri piatti, ma ha anche scopo curativo nei casi di alcune condizioni di salute. Ha delle caratteristiche che ne rendono positivo l’uso in alcuni casi, ed eventualmente dannoso in altri.
Poteri curativi della salvia
Sembra che la salvia sia utile contro il morbo di Alzheimer: è stato dimostrato in alcuni studi che assumere gli estratti di due diverse specie di salvia (la Salvia officinalis e la Salvia lavandulaefolia) per 4 mesi riesce a migliorare la memoria e l’apprendimento in persone affette in modo lieve dal morbo di Alzheimer.
Ma può essere utile anche in casi più comuni, come ad esempio contro l’herpes labiale: applicare una crema a base di salvia e rabarbaro è efficacissimo contro questo antipatico grattacapo.
Inoltre vi sono prove sufficienti per poter dire che la salvia migliori la memoria, riduca le vampate di calore durante la menopausa, aiuti contro inappetenza e mal di stomaco, riduca la secchezza della bocca, e in più combatte asma, diarrea, gonfiori intestinali ed eccessiva sudorazione.
Controindicazioni ed effetti collaterali
Per ciò che riguarda gli effetti collaterali, ovviamente non ci si riferisce alle quantità di salvia utilizzate per insaporire i piatti. È alquanto sicuro assumere salvia anche in medicinali o creme fino a 4 mesi. Tuttavia è meglio non utilizzare la salvia a dosi elevate e a lungo termine. Alcune tipologie di salvia contengono una sostanza chiamata tujone, che può essere nociva in grandi quantità.
Proprio per la probabile presenza di tujone, ad esempio, è meglio che le donne incinte o che stanno allattando non assumano salvia, o vi è addirittura il rischio di un aborto spontaneo o di una riduzione del latte materno.
Il tujone, inoltre, può provocare delle convulsioni, per cui è meglio non usare medicinali o prodotti a base di salvia se si è soggetti a rischio. Ad esempio, la salvia potrebbe interagire con farmaci anticonvulsivi, diminuendone l’efficacia: per questo motivo è importante evitare prodotti a base di salvia nel caso di persone che hanno crisi epilettiche.
La salvia, ancora, può alzare la pressione sanguigna, per cui agli ipertesi è sconsigliato abusarne.
Un’altra azione della salvia è quella di abbassare la glicemia. Per questo motivo potrebbe interagire con i farmaci antidiabetici, provocando un eccessivo abbassamento dei livelli di zucchero nel sangue.
Salvia fritta alla birra
Avete mai pensato di cucinare la salvia anziché di usarla per insaporire altri piatti? Provate a friggerla in pastella con la birra!
Preparate innanzitutto la pastella: mescolate 125 grammi di farina 00, un po’ di sale e 125 g di birra. Mixate il tutto fino a ottenere un composto omogeneo e spumoso, regolando eventualmente a occhio gli ingredienti fino a ottenere la consistenza desiderata. Mettete a scaldare in una padella dell’olio extravergine di oliva e nel frattempo passate per bene nella pastella 20 grammi di foglie di salvia fresche. Quando l’olio è pronto, immergete le foglie di salvia pastellate, e fatele friggere girandole con una spatola di legno più volte, a fuoco vivo, finché non sono dorate. Ponetele poi su di un piatto ricoperto di carta assorbente per togliere l’olio in eccesso, e continuate fino a esaurimento delle foglie di salvia.
(Foto di Jay Dodge)
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