Sanremo 2011: un festival a basso impatto ambientale

Sanremo 2011 sarà un festival a basso impatto ambientale. Così almeno fa comprendere l’interessante accordo che è stato stipulato fra il Teatro Ariston, celebre palcoscenico della nota manifestazione canora, ed Enel Energia. Secondo i parametri stabiliti dall’accordo, il Teatro Ariston sarà alimentato da energia ricavata da fonti rinnovabili. Si tratta di energia certificata Recs, che andrà sicuramente a sostegno della salvaguardia ambientale e che attirerà l’attenzione sulle opportunità offerte dall’energia pulita anche in termini di efficienza energetica.

Allo stesso tempo, visto che il Festival della Canzone Italiana è seguito da numerosi spettatori, sarà un’occasione adeguata per svolgere un’attenta opera di sensibilizzazione ambientale. Indurre i più comprendere quanto sia importante portare avanti il rispetto dell’ambiente, anche nelle varie occasioni che sembrano non avere nulla a che fare con l’impatto ambientale, è una strategia fondamentale nella lotta all’inquinamento. Attraverso il ricorso alle fonti rinnovabili di energia, il Festival di Sanremo eviterà di immettere nell’atmosfera una quantità consistente di emissioni.
 
È stato calcolato che si potranno risparmiare 50 tonnellate di anidride carbonica. Un numero considerevole, se pensa che le emissioni nocive che causano l’inquinamento saranno in crescita dal 2012. Si spera che anche altri teatri o strutture pubbliche guardino all’esempio del Teatro Ariston in vista dell’ecocompatibilità. La crisi ha già abbassato la produzione di emissioni di gas serra, ma non basta affidarsi all’improvvisazione.
 
Occorre invece un vero e proprio piano specifico per potenziare il ricorso alle eco energie, in modo da salvare il patrimonio ambientale dall’inquinamento.

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