Sempreverde dall’impronta esotica, la Sansevieria Trifasciata è una pianta da appartamento con proprietà e caratteristiche che la rendono unica nel suo genere. Oltre alla sua bellezza, ecco perché è un’ottima scelta per la nostra casa.
Originaria delle zone del Sudafricae dall’Africa tropicale occidentale, che principalmente abbracciano il territorio compreso tra Kenya e Congo, la Sansevieria Trifasciata è una pianta che si caratterizza per essere un’ottima decorazione da appartamento. La sua varietà più conosciuta è quella delle Laurentii, com’è più comunemente identificata la Sansevieria Trifasciata. Le sue sfumature cromatiche hanno come colore dominante il verde striato di varie tonalità di bianco, grigio e giallo che rendono questo vegetale molto raffinato e originale.
Inoltre, le foglie allungate verso l’alto danno un tocco di eccentrico simili a delle lunghe lingue. Per questo motivo è conosciuta anche come Lingua di suocera, per l’aspetto delle foglie che sembrano delle lingue taglienti e carnose. A renderla una scelta ornamentale molto comune non è soltanto, però, il suo aspetto insolito ma anche la sua cura. Di seguito, tutte le sue caratteristiche e i metodi in cui coltivarla.
Quando si propende per la scelta di una pianta da appartamento la sua bellezza estetica è di certo al primo posto tra le caratteristiche analizzate, ma è anche vero che non tutti coloro che vogliono una pianta decorativa hanno un pollice verde sviluppato. In questo senso, la Sansevieria Trifasciata si dimostra la pianta ideale per la sua resistenza elevata, ovvero la sua capacità di contrastare eventuali patogeni e batteri.
Anche la sua temperatura ambientale ottimale aiuta, in quanto la Sansevieria Trifasciata è abituata a climi miti e tropicali con una stabilità tra i 15 e i 27 gradi. E’ dunque importante non sforare soprattutto la temperatura minima, non sotto i 12-13 gradi, in quanto potrebbe sfavorire la sua crescita e danneggiare le sue foglie. Non avendo fioritura costante, le foglie restano dunque la sua caratteristica principale e averne cura a partire dalla sua conservazione ambientale è il primo passo per assicurarne la durata. I suoi fiori, infatti, quando e se sbocciano, sono chiari e piccoli dunque non molto riconoscibili.
Così come le sue dimensioni possono variare fino al metro e mezzo di altezza, che permettono di scegliere meglio l’ambiente di casa dove è più congeniale tenere questa pianta. Sebbene non sia una pianta da esterno, l’esposizione al sole della Sansevieria Trifasciata può aumentare la luminosità delle sue foglie e renderle più belle. Infine, una delle sue caratteristiche più importanti è la notevole capacità di purificazione dell’aria. Secondo la Nasa, è infatti una delle piante che contribuisce di più alla rimozione degli agenti inquinanti come monossido di carbonio, cloroformio e azoto che fanno parte di una lunga lista di almeno 107 sostanze contaminanti.
Anche se l’esposizione al sole non è esclusa, la coltivazione della Sansevieria Trifasciata è sempre opportuno mantenerla nei confini della propria casa e non in un giardino o in ambienti dove le temperature basse potrebbero condizionarle lo sviluppo e la cura. Per questo va innaffiata con parsimonia e a distanza di un po’ di tempo tra una irrigazione dell’acqua e l’altra, facendo attenzione al terreno che deve essere sempre asciutto per evitare di far marcire le radici della pianta. In estate anche due volte a settimana è un arco di tempo sufficiente, ma in inverno è preferibile innaffiarla circa ogni due settimane.
Per quanto riguarda invece i vasi da utilizzare sono preferibili quelli dai 12 ai 25 centimetri di diametro in modo da essere abbastanza alti per mantenere stabile il drenaggio. Per questo anche se il rinvaso viene effettuato almeno ogni tre anni, bisogna avere cura di prendere di volta in volta un vaso sempre più grande. La concimazione, invece, deve essere fatta almeno una volta al mese con dei fertilizzanti liquidi o comunque solubili in acqua.
In quest’ottica, il terriccio più opportuno da utilizzare per la Sansevieria Trifasciata deve avere come caratteristiche specifiche quello di essere un terreno drenante, morbido e sodo. Un esempio può essere quello utilizzato per il Bonsai e per le altre piante grasse che necessitano di sostanze come sabbia, argilla, lapilli e torba. Ciò è fondamentale anche perché l’innaffiamento della pianta deve essere effettuato sul terriccio e non direttamente sulle radici per evitare uno sbalzo termico, che potrebbe danneggiarla.
Per la sua manutenzione durante tutto l’anno basterà una volta ogni uno o due mesi applicare sulle foglie dei biostimolanti vegetali, più comunemente conosciuti come idrolizzati proteici, e pulire le foglie con un panno umido. Va inoltre tenuto presente che le componenti della Sansevieria Trifasciata sono dannose per gli animali domestici, dunque è bene fare attenzione. Infine, proprio per queste sue caratteristiche così pratiche e benefiche, è particolarmente indicata per un regalo a qualcuno di speciale. Infatti il suo significato alternativo in questo senso aiuta, in quanto è riferito al legarsi o stringere qualcuno a sé, perchè le sue fibre vengono utilizzate anche nel campo tessile per produrre delle corde.
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