Delle fogne si sa davvero poco. In pochi infatti sarebbero capaci di rispondere alla domanda su dove finiscono gli scarichi. La risposta vi sbalordirà
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Sulle fogne si potrebbero scrivere tantissimi libri. Si tratta di un luogo, costruito al di sotto della città dove passano tutti le acque di rifiuto. Un luogo sporco e puzzolente che ha segnato in modo incredibile la storia dell’uomo. Basti pensare che in Pakistan è stato ritrovato, nella valle dell’Indo, il più antico sistema fognario al mondo, datato 2500 a.C.
Per parlare poi quelle eccellenti dell’antica Roma o quelle di Parigi, i cui cunicoli sono descritti Victor Hugo nei Miserabili. Senza dimenticare che nelle fogne della capitale francese, lunghe 2.300 km, ci sono anche i segnali stradali. O le tante leggende di New York o le purtroppo popolose di Budapest.
Dove arrivano le fogne?
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Le infrastrutture delle fogne sono davvero un complesso sistema di canalizzazione, di norme sotterranee costruite con un solo scopo: raccogliere e smaltire, lontano dai centri abitati e produttivi, le acque superficiali, come quelle meteoriche o di lavaggio, e quelle reflue proveniente dalle attività dell’essere umano. Per far si che ciò funzioni nel migliori dei queste funzionano e sono progettate a pelo libero. Mentre, in alcuni tratti, in funzione dell’altimetria dell’abitato da servire, il loro funzionamento potrebbe essere in pressione.
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Ogni fogna ha, di norma, quattro diversi tratti. Il primo è il fognolo, ovvero la canalizzazione di base che porta le acque in uscita delle case o delle industrie all’allaccio della fognatura. La seconda parte è la fogna vera e propria, nella quale finiscono sia i liquidi delle utenze e dagli scoli stradali. Segue poi il collettore: ovvero la zona dove arrivano le acque che provengono dalla fogna e vengono portate nell’ultimo tratto: l’emissario. Questa è la zona dove le acque finiscono nei, dove sono installati, nei depuratori nei pressi di bacini d’acqua come fiumi o laghi.
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Non bisogna dimenticare che esistono due tipi differenti di fognatura: a sistema misto e quelle separate. Il primo accoglie le acque di insediamenti civili e industriali e anche quelle di origine pluviale che, nel loro lungo percorso, hanno delle camerette di sforo così da permettere il deflusso nei corsi d’acqua delle portate in eccesso. Il secondo, invece, è contraddistinto da due tipi di tubazioni: uno per la raccolta degli scarichi che portano al depuratore mentre l’altro è a uso esclusivo alla raccolta di drenaggio meteorico e vengono inviati ai corsi d’acqua superficiali.