C’è una faccia della Luna che non possiamo mai vedere: scopriamo il perché e cosa è presenta in quella parte.
La Luna è da sempre studiata dagli esperti ed è stata avvolta da un fascino immenso, non solo per gli appassionati di astrologia. In molti, però, si domandano perché mostri sempre la stessa faccia. Perché, la parte più lontana della Luna non può essere mai rivolta verso la Terra?
La ragione è semplice, questo avviene per via della rotazione sincrona. Si tratta di un movimento che compie il satellite naturale non permette di ammirare l’altro emisfero, quello più lontano. Scopriamo di cosa si tratta nel dettaglio.
La Luna: la sua faccia nascosta
Non bisogna dimenticare, inoltre, che al contrario di quello che si pensa, la Luna non è circolare, ma ha una forma ellittica. Pensate un po’ il 41% della superficie rimane inosservabile e, dunque, invisibile alla popolazione. Molti si chiedono cosa nasconda la parte che dalla Terra non può essere osservata, la superficie è piena di crateri e in questo caso non c’è molta presenza di mari lunari.
Inoltre, il fatto che non ci sia nessuna copertura in quella parte, può favorire in quella zona la caduta di meteoriti. Come si è scoperto tutto questo? Semplice nel 2019 alcuni studiosi hanno avuto il privilegio di osservarla, perché una sonda cinese Chang’e-4 è arrivata nella parte meno esplorata. Mentre nel lontano 1968 William Anders, dichiarò che era una parte piena di buche e dossi.
Perché la Luna mostra sempre la stessa faccia?
La Luna compie una rotazione su se stessa e impiega circa 27 giorni, 7 ore e 43 minuti. In questo stesso periodo riesce a compiere un giro attorno al nostro Pianeta, questo significa solo una cosa il giro di rotazione è uguale al periodo di rivoluzione attorno alla Terra. Quello che avviene ha un nome, ovvero: rotazione sincrona, dunque è inevitabile che si guardi sempre la stessa faccia della Luna.
La parte che non è possibile osservare dalla Terra viene chiamata: faccia nascosta o faccia oscura. In questa zona non illuminata, le temperature possono scendere sino a -173 gradi, mentre sulla superfice raggiunta dalla luce del Sole si può arrivare sino a +127 gradi.