È uno degli elettrodomestici che consuma di più, se lo usi in modo sbagliato potresti avere bruttissime sorprese!
Esistono diverse soluzioni per scaldare l’acqua sanitaria, ovvero quella che utilizziamo tutti i giorni per le faccende di casa o per la doccia, tra le tante soluzioni però una delle più utilizzate resta quella dello scaldabagno. Questo elettrodomestico richiede poca manutenzione ed è in grado di soddisfare le esigenze di una casa soprattutto quando non troppo affollata, se utilizzato in modo scorretto, tuttavia, può fare lievitare i consumi in bolletta. In molti sono convinti che mantenere questo strumento sempre attivo al massimo della temperatura possa farci spendere meno, e questa cosa non è sempre sbagliata, in alcuni casi però potremmo pentirci amaramente di questa scelta.
Fare di tutta l’erba un fascio quando si parla di scaldabagno non è assolutamente consigliato, esistono infatti diversi fattori che dovrebbero indicarci la via da percorrere verso un utilizzo corretto e che non ci faccia sprecare soldi inutilmente. Principalmente esistono due tipi di scaldabagno, quello elettrico ad accumulo e quello elettrico istantaneo, il primo modello raccoglie l’acqua in un serbatoi, la scalda e la mantiene calda per l’intera giornata. Questi modelli posseggono un termostato che regola l’accensione e lo spegnimento della serpentina elettrica che scalda l’acqua mantenendola così ad una temperatura più o meno costante.
Il secondo modello riscalda l’acqua al momento del bisogno, ovviamente però assorbendo in questo modo più potenza. Proprio per questo motivo è solitamente consigliabile l’utilizzo dello scaldabagno ad accumulo, soprattutto se si è in casa con più persone e, in questo caso, è meglio lasciare lo scaldabagno sempre acceso a meno che non si debba lasciare la casa magari per qualche giorno. Se si è da soli potrebbe invece risultare in alcuni casi più utile montare uno scaldabagno istantaneo, ma bisognerà sempre valutare bene questa scelta, in quanto potremmo aver bisogno di far aumentare la potenza erogata dal contatore, pagando anche per questo un sovrapprezzo in bolletta.
Una scelta saggia per evitare salassi in bolletta può essere quella di limitare la temperatura dello scaldabagno, impostandola a circa 40- 50 gradi al massimo in inverno. Un altro sistema utile potrebbe essere quello di istallare un timer di spegnimento e accensione che possa staccare questo apparecchio nei momenti in cui non utilizziamo l’acqua calda, oltre che istallare un riduttore di flusso che potrebbe farci risparmiare oltre e il 40% dell’acqua calda consumata.
Queste accortezze faranno sì di non ricevere brutte sorprese utilizzando uno scaldabagno elettrico, ad ogni modo il consiglio resta quello di acquistare prodotti ibridi di nuova generazione, questi sono gli unici in grado di promuovere e un vero risparmio mantenendo il comfort necessario, una spesa che aiuterà l’ambiente e le vostre tasche e che sicuramente non potrete rimpiangere mai.
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