Le scaloppine di seitan alla pizzaiola, da preparare secondo la tipica ricetta vegan, costituiscono un’ottima idea per un secondo buonissimo o per un piatto unico da consumare a cena. Se veramente ci sta a cuore il benessere dei nostri amici animali, dovremmo provare questo piatto delizioso, in cui non si fa uso di ingredienti di origine animale. Senza rinunciare al gusto e contemporaneamente seguendo uno stile di vita e un’alimentazione green, possiamo preparare, con gli ingredienti giusti, delle scaloppine in modo molto semplice, così da accontentare le preferenze di tutti. Vediamo come procedere.
Procuriamoci i seguenti ingredienti (la quantità indicata costituisce l’ideale per 2 persone): 2 fettine di seitan, passata di pomodoro, olio extravergine d’oliva, origano.
Mettiamo un po’ di olio in una padella insieme al seitan. Aggiungiamo qualche cucchiaio di passata di pomodoro e cominciamo la cottura, in modo che il sughetto possa iniziare a restringersi. Di tanto in tanto le scaloppine devono essere girate da una parte e poi dall’altra, in modo che possano rosolarsi per bene. Infine aggiungiamo un po’ di origano (o in alternativa il basilico) e il nostro piatto è pronto. Si può consumare anche con un contorno di verdure.
Il seitan si può preparare anche a casa. Non è affatto difficile, anche se la ricetta richiede un po’ di tempo. Procuriamoci i seguenti ingredienti (le cui quantità servono a mettere a punto circa 500 grammi di seitan): 1 kg di farina manitoba, 600 ml di acqua, 100 grammi di salsa di soia, 1 carota, 1 cipolla, alga wakame.
Setacciamo la farina e mettiamola in una scodella. A poco a poco aggiungiamo l’acqua e cominciamo ad impastare. Lavoriamo l’amalgama, in modo da ottenere un composto morbido ed omogeneo. Dobbiamo avere cura che tutta l’acqua che abbiamo aggiunto sia ben assorbita. Mettiamo l’impasto ottenuto in acqua fredda, lasciandolo almeno un’ora. Passiamolo sotto l’acqua corrente, riempiendo una terrina con acqua fredda e poi calda. Attraverso il lavaggio possiamo eliminare l’amido contenuto nella farina. Per essere sicuri che il lavaggio riesca correttamente, terminiamo l’operazione, non appena l’acqua risulterà limpida. Ne ricaviamo un panetto, che deve essere avvolto in un canovaccio. Dando ad esso una forma cilindrica, mettiamo a punto una specie di “caramella”, stringendo le estremità e chiudendole con dello spago adatto alla cottura degli alimenti.
Facciamo bollire l’acqua in pentola, inserendo le spezie e le verdure che più ci piacciono (per esempio alga wakame, carota e cipolla). Mettiamo nella pentola il panetto avvolto nel canovaccio e facciamo cuocere per 90 minuti. A questo punto estraiamolo dall’acqua e facciamolo raffreddare. Lo si può conservare, ricorrendo all’uso dell’acqua di cottura. Se vogliamo, possiamo anche tagliarlo a fettine: riponiamolo in un contenitore ermetico e mettiamolo in frigorifero, dove può durare anche 4 o 5 giorni.
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