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Essere vegani non vuol dire solo stare attenti all’alimentazione ma anche a quello che s’indossa ogni mattina uscendo di casa. Di abbigliamento consapevole ne abbiamo già parlato con il jeans biologico di EcoGeco, incontrati al So critical so fashion, e adesso lo approfondiremo ancora di più con le scarpe Di Romeo. “Il fondatore dell’azienda, Paolo Anemone, da molti anni è diventato vegano – ci racconta il collaboratore Andrea Manente – Ha sempre lavorato nel settore delle calzature e ha deciso d’immettere nel mercato quello che mancava in quel momento, ovvero una scarpa che fosse alternativa a quella con le pelli animali, cruelty free”. Volete saperne un po’ di più su quest’idea 100% vegan, nata nell’estate 2010? Continuate nella lettura, sfogliate la nostra fotogallery e guardate la nostra intervista esclusiva ai diretti interessati.
“Abbiamo un’ampia gamma di prodotti – continua Andrea – , che vanno dalle scarpe da usare tutti i giorni a quelle più eleganti, passando per le sneakers, per tutti i gusti e tutte le tasche, visto che abbiamo una clientela molto variegata”. In modo molto pratico però, cosa differenzia questi prodotti da quelli convenzionali? Che materiali vengono utilizzati per creare le veg shoes? “Per creare le tomaie delle scarpe invernali usiamo principalmente la microfibra che bisogna distinguere in modo adeguato dalle plastiche e dalle pelli – ci risponde Andrea – è un materiale molto costoso ma anche molto resistente, che permette di fare belle calzature e anallergiche, perché non hanno nichel o cromo”.
Tra moda uomo e donna ci saranno circa 50 modelli in un campionario Di Romeo, che si differenziano, come le collezioni convenzionali, nelle diverse stagioni. Non possono mancare quindi quelle estive: “Per la bella stagione usiamo molti tessuti leggeri, tutti di fibre naturali, dal cotone alla canapa fino al lino” conclude Andrea. Per quanto riguarda le suole invece vengono utilizzate delle gomme più naturali o materiali biologici.
Non solo materiali di qualità ma anche produzione interamente italiana: “Noi siamo della Riviera del Brenta, ovvero l’incrocio tra la provincia di Padova e quella di Venezia – dichiara Manente – e quello che facciamo lo creiamo a chilometro zero, escluso qualche pezzo di particolare lavorazione che viene fatto in Piemonte: l’80% della nostra produzione rimane confinata nella Riviera del Brenta”.
Se vi state ancora chiedendo perché scegliere delle calzature vegan, sappiate che la produzione di scarpe con modalità e materiali alternativi riduce, secondo recenti studi, a circa un decimo l’impatto sull’ambiente della produzione. Si riducono infatti in modo significativo gli sprechi d’acqua di allevamenti e macelli, l’utilizzo di sostanze inquinanti delle concerie. Insomma, si può avere una scarpa bella da vedere, sapendo di fare anche un favore all’ambiente che ci circonda.
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