Nonostante così tanti pesci marini dai colori brillanti disponibili per l’acquario domestico, la bavosa è una delle scelte più apprezzate: ecco perché.
Quanti di noi hanno un acquario in casa o stanno scegliendone uno da comprare per soddisfare anche i propri figli, che ne sognano uno? Se devi scegliere i pesci da inserire, sicuramente una scelta è davvero quella obbligata: non può infatti mancare la bavosa. Questi pesci dal buon temperamento e molto vigili, con le loro audaci buffonate diventano davvero piuttosto divertenti da guardare.
Abbiamo visto come in un acquario possano convivere tartarughe d’acqua dolce e pesci tropicali, ma sicuramente la bavosa è quel pesce che non può assolutamente mancare. Questi pesci sono caratterizzati da un aspetto che ricorda i pesci preistorici, con dimensioni ridotte, pelle coriacea e colori variopinti utilizzati per mimetizzarsi. Difficilmente, vengono pescati per essere mangiati.
Allo stesso tempo, sono animali domestici che richiedono una manutenzione estremamente bassa: le bavose infatti si nutrono con poco e sono pesci robusti e resistenti alle malattie. Unico difetto di questo pesce è che possono essere prede facili per altri pesci a causa delle loro dimensioni. Si tratta di un pesce onnivoro che si nutre di alghe e piccoli pesci invertebrati, e le sue dimensioni massime raggiungono i 13 centimetri.
Le bavose sono affidabili e sicure per la barriera corallina, inoltre, come peraltro già sottolineato, le loro piccole dimensioni da adulti e la robustezza complessiva le rendono una scelta eccellente per qualsiasi acquariofilo marino. Si tratta del pesce ideale anche per chi non ha mai avuto prima di oggi un acquario.
Le bavose, appartenenti al sottordine Blennioidei, comprendono diverse famiglie e specie, caratterizzate da tratti comuni come la vita marina, l’attitudine a stare sul fondo del mare e la cura dei nidi. Grazie alla loro vivace personalità, alla facilità di cura e alla loro adattabilità, negli anni sono diventate il pesce ideale per qualsiasi tipo di acquario, anche di piccole dimensioni.
Diversi i tipi di bavosa, come detto, tra qui la più particolare e nota è senza dubbio la bavosa capone, caratteristica senza alcun dubbio per le sue pinne dorsali composte da tre segmenti, mentre altre sono note per corpi estremamente allungati e pinne dorsali lunghe. Insomma, ogni bavosa sembra avere davvero una storia particolare tutta da raccontare.
Questi pesci, nonostante la loro diversità, condividono tratti comuni come l’adattamento al fondo del mare e una certa straordinaria versatilità. Ne esistono davvero di tantissime tipologie: le Blenniidae sono infatti in tutto 53 generi di pesce per complessivamente oltre 300 specie. Riuscire davvero a identificarle tutte appare un’impresa davvero molto difficile.
Le bavose sono ovipare e depongono uova adesive in un nido, che può essere costituito da un buco nella roccia o nel sedimento: soprattutto nel Mediterraneo e non lontano dalle coste, diversi pescatori che le vedono finire nelle loro reti, provano a vendere le bavose come pesce ideale per la zuppa. Questi pesci sono diffusi in quasi tutti i mari del mondo, tranne quelli eccessivamente freddi, prediligendo acque tropicali e subtropicali.
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