Fino al 1977 era considerato il disastro aereo che contava un maggior numero di vittime nella storia. Nessun superstite a bordo. 346 persone decedute nell’impatto
Leggere dei disastri aerei può generare reazioni differenti nelle persone. Ovviamente il dispiacere da parte di tutti, ma reazioni potenzialmente contrarie. Infatti, tra chi ha paura di volare, ci sono persone che evitano qualunque tipo di informazione di disastri aerei per non suggestionarsi, e chi invece li va a cercare appositamente per esorcizzare le proprie paure. Certo è che – anche nelle persone meno ansiose – leggere di aerei schiantati senza superstiti paura. Specialmente per un’immediata immedesimazione con i passeggeri, pensando al momento in cui si sono resi conto del loro destino ineluttabile. E la drammatica vicenda del volo Turkish Airlines 981 è di quelle che mette i brividi.
Un volo davvero sfortunato. Specialmente perché evitabile. L’aeroporto di partenza era quello di Istanbul, mentre quello di arrivo era Londra, con uno scalo intermedio a Parigi. E quello è stato il passaggio fatale. La prima tratta del volo era scorsa senza problemi. Dalla Turchia a Londra generalmente la tratta fino a Parigi era la più affollata, mentre la seconda, da Parigi a Londra, di solito aveva pochi passeggeri. Sfortuna volle che proprio quel giorno era attivo uno sciopero della British Airways, per cui anche il volo della Turkish fino a Londra era pieno.
Volo Turkish Airlines 981: l’impatto
Era il pomeriggio del 3 marzo 1974. Dopo la fermata a Parigi Orly, il volo Turkish Airlines 981 era pronto a partire per Londra Heathrow, ed era eccezionalmente pieno di passeggeri. Poco dopo il decollo l’aereo era sparito dal radar. Le ricerche arrivarono ad un bosco presso Ermenonville. E trovarono il relitto dell’aereo. Nessun superstite a bordo. 346 persone decedute tra passeggeri ed equipaggio. Solo 40 corpi erano riconoscibili. Le ricostruzioni successive furono di difficile indagine.
La dinamica dell’incidente e la ricostruzione dei fatti
Inizialmente si era pensato anche ad un attentato terroristico. Teoria immediatamente messa da parte dopo il ritrovamento della scatola nera del volo Turkish Airlines 981, che rivelò le vere cause dell’incidente. Ancora una volta un difetto di progettazione del portellone bagagli causò la depressurizzazione immediata della cabina. Immediatamente dopo che il portellone si era staccato, anche il pavimento della cabina passeggeri crollò. In settantadue secondi l’aereo si schiantò in picchiata nel bosco. Da rilevamenti successivi emerse che non era la prima volta che si era trovato un difetto simile riguardante il portellone. E che la compagnia fece sparire delle perizie per uscire indenne dalle indagini. Invece alla fine si scoprì che la causa dell’incidente era un errore umano, ma non del pilota, ma di coloro che da terra hanno con cinismo atteso l’inevitabile senza fare nulla per prevenirlo.
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