Oltre 500 vittime nello schianto di un singolo disastro aereo, quello del Volo 123 Japan Airlines: un triste record, era il 12 agosto 1985.
Il 12 agosto 1985, si è verificato l’incidente aereo con il maggior numero di morti in un singolo schianto: quel giorno, un Boeing 747 della Japan Air Lines è andato a impattare contro il monte Ogura in Giappone, uccidendo 520 persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio. Si tratta in generale del secondo incidente di aerei civili con più vittime della storia, un episodio che fece molto discutere e che cambiò il modo di viaggiare in sicurezza sugli aerei. Cosa è avvenuto quel giorno di 38 anni fa?
Catastrofico schianto del Volo 123 della Japan Airlines: il triste record della storia dell’aviazione civile
Quel volo è nei libri di storia e rappresenta, come abbiamo già sottolineato, il secondo incidente aereo nella storia con più vittime: il più triste dei primati appartiene all’incidente che si è verificato il 27 marzo 1977, quando due Boeing 747 si sono scontrati su una pista dell’isola spagnola di Tenerife, uccidendo 583 persone. In ogni caso, l’incidente del Volo 123 della Japan Airlines è ricordato appunto nella storia dell’aviazione civile come il disastro aereo con il più alto numero di vittime in un singolo aeroplano. Un triste record che verosimilmente non sarà mai battuto.
L’aereo coinvolto era un Boeing 747SR, una variante a corto raggio del celebre jumbo jet, e – secondo la ricostruzione fatta in quegli anni – stava operando una rotta regolare tra l’aeroporto di Tokyo Haneda e l’aeroporto di Osaka Itami. Proprio poco dopo la partenza da Haneda, arrivò il primo squillo di allarme, che fece pensare che l’aereo avesse qualche problema. Si parlò della possibilità di un guasto idraulico, che fece sì che i membri dell’equipaggio lanciassero immediatamente un SOS.
Nonostante i gravi problemi, l’equipaggio cercò di mantenere il controllo dell’aereo e di stabilizzare il volo, ma a quanto pare non sono quei problemi permanevano, ma si aggravavano anche, di conseguenza – nel giro di breve tempo – l’aereo andò in picchiata e si schiantò contro il Monte Ogura. L’impatto fu violentissimo, ma accadde qualcosa che ancora oggi appare come inspiegabile.
Quali furono cause e conseguenze dello schianto del volo 123 della Japan Airlines?
Accompagnando la primissima missione di salvataggio, Naonari Kohira è stato il primo fotografo a raggiungere il luogo dell’incidente. Arrivando sul posto, il fotografo ha scoperto i quattro sopravvissuti all’incidente, in maniera assolutamente miracolosa. Il reportage di quanto accaduto è divenuto un libro fotografico, dove viene messa in evidenza la vicenda umana dei quattro sopravvissuti allo schianto. A causa delle difficili condizioni meteorologiche e del terreno accidentato, solo una di loro sopravvisse fino all’arrivo dei soccorsi. Si trattava di una giovane ragazza di nome Yumi Ochiai: all’epoca aveva 26 anni e si era da poco sposata.
La sopravvivenza di Yumi Ochiai in queste circostanze difficili rimane veramente notevole e rappresenta un raro caso di resilienza e senza dubbio un grande colpo di fortuna. Nel frattempo, le indagini successive allo schianto appurarono che la combinazione di guasti tecnici e problemi strutturali avrebbe reso estremamente difficile per l’equipaggio mantenere il controllo dell’aereo. Il guasto idraulico aveva compromesso la stabilità e la possibilità di controllare il mezzo aereo, problematiche che portarono a conseguenze anche per il futuro: dopo quel dramma, vi furono importanti revisioni delle procedure di manutenzione e di sicurezza nell’industria dell’aviazione. Affinché – appunto – non si ripeta mai più.