In Calabria, durante la scorsa notte, si sono registrati numerosi terremoti, il più forte di magnitudo 5.0 nell’area di Pietrapaola, in provincia di Cosenza.
Notte di paura in Calabria. Una forte scossa di terremoto, di magnitudo 5.0, è stata registrata nella serata di ieri nell’area di Pietrapaola, piccolo comune della provincia di Cosenza, a una profondità di 21 chilometri. Il sisma è stato nettamente avvertito in molte zone della Regione ed in alcune della Puglia.
La gente, spaventata per la scossa, si è riversata in strada. Per fortuna, non si sono registrati feriti e nessun danno. Dopo il terremoto di magnitudo 5.0, in diverse aree della Calabria si sono verificati altri eventi tellurici, un vero e proprio sciame sismico che ha destato la preoccupazione dei residenti. Secondo gli esperti, in questi giorni potrebbero registrarsi nuove scosse.
Un vero e proprio sciame sismico quello che si è registrato durante la scorsa notte, tra giovedì 1 e venerdì 2 agosto, in Calabria. Ad innescarlo la scossa più forte, quella di magnitudo 5.0 verificatasi alle 21:43 nell’area di Pietrapaola (Cosenza), ad una profondità di 21 chilometri.
Fortunatamente, secondo quanto riportano varie fonti locali, non si sono registrati feriti e danni, ma solo tanta paura: molti residenti si sono riversati in strada temendo il peggio. La scossa è stata avvertita non solo a Pietrapaola, ma in varie aree della Calabria ed in alcune della Puglia.
Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, attraverso un post pubblicato sulla propria pagina Facebook, ha comunicato che sin da subito, la Protezione civile regionale, in collaborazione con i vigili del fuoco e le amministrazioni locali, ha avviato i controlli del caso per verificare eventuali danni.
Dopo la scossa, come confermato dall’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e da Mario La Rocca, professore associato di geofisica dell’Università della Calabria, che ha parlato ai microfoni dell’Ansa, si sono verificate numerosi terremoti, oltre cento, tutti di lieve entità.
Nessuno di questi, soprattutto quello più forte, che comunque per i sismologi è considerato di magnitudo medio-piccola, ha provocato danni, ma secondo l’esperto ad incidere è stata la profondità. “Un terremoto della stessa magnitudo – ha spiegato il professore- che avvenisse ad una profondità di 4 o 5 chilometri, di certo, avrebbe conseguenze notevoli”. Non si esclude adesso che altre scosse possano avvenire in queste ore.
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