Scienziati di Clintel-Italia: l’opinione su quanto accaduto in Emilia-Romagna

Gli scienziati di Clintel-Italia si esprimono sull’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna: “No agli allarmismi, ecco la vera causa”

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Alluvione in Emilia-Romagna (Instagram) – ecoo.it

Nei giorni in cui le immagini della devastazione e dei danni ingenti procurati ad edifici e strade si rincorrevano all’interno di tutti i telegiornali, gli esperti in materia di clima e ambiente non mancavano di ribadire a caratteri cubitali quanto fosse preponderante il ruolo che l’attività umana avrebbe rivestito nell’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna. Un vero e proprio disastro ambientale che promette di avere conseguenze tragiche sotto ogni punto di vista.

In parallelo alla tesi secondo cui la responsabilità di quanto accaduto sarebbe solo ed esclusivamente legata a fattori antropici, gli scienziati di Clintel-Italia – tra i quali annoveriamo anche Uberto Crescenti, ex rettore dell’Università “G. d’Annunzio” – hanno tentato di fornire una lettura diversa, senza dubbio atipica, della questione. Una lettura che, di primo acchito, parrebbe avere poco a che vedere con quanto ascoltato e letto fino ad oggi.

Alluvione Emilia-Romagna, la tesi di Clintel-Italia: una lettura (atipica) del problema

Mentre il Governo lavora sul primo decreto aiuti pensato per prestare soccorso alla popolazione colpita, e la comunità scientifica, in parallelo, continua a sottolineare le responsabilità che le attività umane avrebbero nei confronti dell’emergenza climatica, gli scienziati di Clintel-Italia provano ad offrire una visione, senza dubbio rivoluzionaria, della questione dibattuta.

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Persone che puliscono a Faenza (Instagram) – ecoo.it

Una voce che ha ben poco a che vedere con quella sollevatasi dalla comunità scientifica, e che in passato gli esperti tentarono di far valere anche attraverso la firma di una petizione inviata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Non ci sono sufficienti prove” – hanno osservato e sottoscritto gli esponenti di Clintel-Italia – “che possibili cambiamenti della probabilità o della magnitudo degli eventi alluvionali possano essere attribuiti all’influenza umana sui cambiamenti climatici“. Nessun allarmismo o catastrofismo da parte degli scienziati rappresentati dall’ex rettore dell’Università “G. d’Annunzio” Uberto Crescenti, che solamente qualche settimana fa sottolineava alla premier Giorgia Meloni, tramite l’invio di una lettera, il fatto che l’emergenza climatica fosse “un’idea priva di fondamento”.

Una presa di posizione netta e sicuramente controcorrente, quella del gruppo Clintel-Italia, che si è voluto esprimere con chiarezza in merito agli eventi alluvionali che hanno devastato l’Emilia-Romagna. Accantonata la responsabilità umana in relazione al cambiamento climatico, che cosa avrebbe causato (secondo gli scienziati) un evento con una portata a tal punto distruttiva?

Emilia-Romagna, quali sarebbero le cause a monte dell’alluvione: il parere di Clintel-Italia

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Alluvione in Emilia, strada allagata (Instagram) – ecoo.it

Prima ancora che al cambiamento climatico causato dall’attività antropica, le cause dell’alluvione scatenatasi in Emilia – secondo gli scienziati di Clintel-Italia – sarebbero da ricollegare alla “totale mancanza di prevenzione, a scelte di pianificazione territoriale e costruttive non corrette, a una lettura sbagliata del territorio“. Il fattore antropico, in sostanza, si rivela preponderante anche in questa lettura, ma non nella maniera in cui viene inteso dalla gran parte dei membri della comunità scientifica.

Per risolvere la problematica degli eventi catastrofici, a detta degli esperti, occorrerebbe agire mediante interventi di pianificazione territoriale consapevole, che prevedano il rispetto e la tutela del suolo in questione. Quanto agli allarmismi in materia di cambiamenti climatici, Clintel-Italia ha già espresso tutta la propria contrarietà all’approccio.

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