A cura di Gianluca Rini
A mettere in luce questa tendenza è stato uno studio degli esperti delle Università di Grenoble e Tolosa. Sulla questione rimane il mistero, in ogni caso va considerato che l’impatto dei ghiacciai del Karakorum sull’incremento del livello del mare può essere veramente notevole.
Basta pensare che l’area in questione presa in considerazione nel corso dello studio è costituita da circa 20.000 chilometri quadrati di ghiaccio, una quantità enorme, visto che si tratta addirittura del 3% dei ghiacci che si trovano fuori dall’Artico e dall’Antartico.
Secondo l’analisi francese, sembra che l’acqua rimasta intrappolata in quell’area abbia contribuito a sottrarre ogni anno 0,001 millimetri di acqua all’aumento del livello degli oceani. Sono dei numeri che non sembrano elevati, ma che contribuiscono molto su scala globale.
Nonostante il dubbio sia stato sciolto, rimangono ancora degli interrogativi, come quello posto dal geografo canadese Graham Cogley: “Come mai i ghiacciai del Karakorum si discostino dal comportamento globale è ancora poco chiaro. Sembra che a causa di una bizzarria atmosferica, ancora non compresa, in quella regione giunga più neve e meno calore“. Quale sarà la verità?
Situazione preoccupante nell’Artico
Secondo quanto sostiene una ricerca compiuta in territorio statunitense (dall’U.S. Natioanl Snow e Ice Data Center), i ghiacci del Mar Artico nel corso dell’ultimo mese si sono ridotti a un’estensione record per quanto concerne lo scenario invernale. Un elemento che conforta, purtroppo, le preoccupazioni di coloro che assistono con timore agli ultimi effetti del cambiamento climatico in atto.
Stando a quanto ribadito dalla ricerca, durante l’inizio del mese di marzo l’estensione dei ghiacci artici è stata pari a 14,64 milioni di chilometri quadrati. Un’ampiezza minima dall’avvio della serie storica dei dati, risalente al 1979, e inferiore anche alla statistica del 2006, fino a poco tempo fa il punto minimo di estensione dei gracciai.
Ogni anno l’area dei ghiacci artici si espande durante la stagione invernale, per poi – ovviamente – ridursi durante il periodo estivo. Gli analisti assumono le estensioni dei ghiacciai del mar Artico quale uno degli elementi più interessanti per osservare le evoluzioni degli effetti del riscaldamento ambientale, con le estensioni dei ghiacciai che sono oramai al di sotto dei livelli storici anche durante il periodo estivo.
L’anno scorso, nello stesso periodo, l’estensione dei ghiacciai arrivò a un massimo di 15,25 milioni di chilometri quadrati, ben al di sotto della media storia a lungo termine, pari a 15,86 milioni di chilometri quadrati.
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