Sciopero trasporti 22 giugno, le soluzioni alternative per non inquinare

sciopero generale trasporti mezzi pubbliciIn previsione del prossimo sciopero dei trasporti, previsto per il 22 giugno, abbiamo pensato di interrogarci sulle conseguenze di una simile mobilitazione e su come poterle evitare. Cosa comporta, dunque, la proclamazione di uno sciopero generale dei trasporti? Oltre ai numerosi disagi per le persone che devono trovare soluzioni alternative per fare un tragitto per loro abitudinario che è quello dello spostamento casa-ufficio, ci sono pesanti conseguenze anche a livello di impatto ambientale. Ogni qualsivoglia protesta dei mezzi pubblici, infatti, crea inevitabilmente lo sviluppo di un aumento dello smog. Un dato di fatto che non si può sottovalutare: sono molte le persone, infatti, che in occasioni di tali eventi si mobilitano con la propria auto, vista l’impossibilità di utilizzare tram, metropolitane e autobus. Se le pubbliche amministrazioni cercano di impegnarsi in termini di mobilità sostenibile incentivando il ricorso ai mezzi pubblici, queste situazioni portano invece il problema ad uno stadio iniziale ancora più grave.

Come organizzarsi, dunque, per non perdere tempo ma per scegliere di muoversi avendo cura dell’ambiente e del territorio? Scegliere ognuno la propria auto privata, infatti, non è di sicuro d’aiuto per ottimizzare le risorse: il tempo trascorso in fila in mezzo al traffico è fortemente penalizzante per la qualità della vita, senza contare altro tempo speso alla ricerca di un parcheggio, oltre al denaro che questa scelta genera. Se almeno aveste scelto un’auto elettrica si potrebbero eliminare le emissioni di co2, ma il rapporto in funzione del tempo perso è comunque negativo.
Cosa fare, dunque? Il consiglio migliore è sempre lo stesso: scegliere mezzi a impatto zero, come la bicicletta per chi può permetterselo. Certo, molto spesso le condizioni delle nostre città non sono adatte ai ciclisti -le piste ciclabili scarseggiano, così come la sicurezza stradale– ma può essere una valida alternativa per muoversi nel caso in cui i mezzi pubblici siano in agitazione. Non a caso il Salvaiciclisti è il movimento del momento in termini di mobilità sostenibile, proprio per incentivare questa scelta non solo durante i week-end o nel caso di scioperi, ma come scelta quotidiana di consumo critico e maggiore tutela ambientale.
Per chi poi ha la fortuna di non doversi allontanare troppo da casa, andare a piedi può essere una validissima idea: per fare attività fisica, innanzitutto, ma anche per godere delle meraviglie che ci stanno intorno e che spesso, presi come siamo ad aspettare nervosamente che il semaforo diventi verde, rischiamo di perderci.
In caso di sciopero generale dei trasporti, altre soluzioni alternative per andare al lavoro senza inquinaresciopero generale trasporti carpooling
In tempi sciopero generale dei trasporti ci si deve organizzare per muoversi in città e per andare al lavoro senza inquinare. Da questo punto di vista ci sono vari rimedi a cui si può ricorrere. Pensiamo per esempio al carpooling, una modalità di trasporto che consiste nel condividere le automobili private fra le persone, limitando i danni provocati dalle emissioni di anidride carbonica.
Un buon rimedio sarebbe quello di ricorrere alle auto elettriche, ma non tutti possono permettersele a causa dei prezzi piuttosto elevati e comunque, come abbiamo già detto, il tempo speso in mezzo al traffico è una variabile negativa da tenere in forte considerazione. Allora che fare? Nelle grandi città esistono anche servizi di car sharing e di bike sharing che potrebbero rappresentare un’alternativa molto valida contro la messa in atto di un impatto ambientale forte.

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