Scoperta la causa del batterio killer: si tratta dei fagioli

È stata scoperta la causa del batterio killer: si tratta dei fagioli. A dare la notizia è stato Reinhard Burger, direttore dell’istituto sanitario tedesco per le malattie infettive Robert Koch, il quale ha dichiarato che l’origine della diffusione dell’epidemia di Escherichia coli è da rintracciarsi nei germogli dei fagioli o di altri legumi. Infatti una specifica analisi condotta sull’argomento ha messo in luce che i consumatori che mangiano questo tipo di germogli corrono un rischio superiore di nove volte rispetto alla media di contrarre l’infezione.

Anche altri indizi derivanti dall’esame dei terreni e dei prodotti hanno confermato quella che non sembra più essere solo un’ipotesi. In ogni caso si aspettano altre analisi batteriologiche, per confermare i risultati già acquisiti. Una variante del batterio killer era stata scoperta anche sulle barbabietole olandesi, dopo che era stata incriminata la soia, poi scagionata, nel momento in cui i test effettuati sono risultati negativi e hanno confermato che la soia non c’entra nulla con il batterio killer.
 
Adesso non resta che contare i danni. Secondo la Coldiretti il batterio killer ha messo in crisi il settore agroalimentare e proprio per questo sono stati stabiliti degli incentivi per tutti gli agricoltori che hanno incontrato delle difficoltà economiche. A quanto pare è stata individuata anche la ditta responsabile della produzione dei germogli di fagioli contaminati. Si tratta della Bienenbuettel Gaertnerhof, che non effettua esportazioni al di fuori della Germania e che è stata opportunamente chiusa.
 
Per questo si può a buon diritto affermare che prodotti ortofrutticoli dell’Unione Europea possono rientrare nell’ambito di un principio di sicurezza alimentare, che non deve gettare nel panico i consumatori.

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