Una recente scoperta ha lasciato sconcertati gli scienziati, avvistato un pianeta che non dovrebbe esistere: la spiegazione sconvolgente all’evento straordinario
Il fascino del mistero, la paura dell’ignoto, l’attrazione verso l’infinito che rappresenta una dimensione difficile da concepire. Tutto questo e molto altro si nasconde nel fascino dell’astronomia, oggetto di studi sorprendenti per gli scienziati ma anche passione per “comuni mortali”. A suscitare maggiore curiosità è ciò che si nasconde nello spazio oltre al sistema solare, a cui appartiene la Terra e insieme ad essa altri sette pianeti.
Non a caso gli esopianeti, ovvero i corpi celesti al di fuori del sistema solare, raccolgono molta attenzione da parte degli astronomi negli ultimi studi, che hanno determinato ricerche rivelatrici in tal senso. Sono stati rilevati molti esopianeti della quale non si aveva alcuna conoscenza, ma è l’ultima scoperta a destare incredulità nel mondo scientifico.
Il mondo dell’astronomia è stato colpito da un’incredibile scoperta che cambia totalmente i preconcetti fino ad ora utilizzati nello studio della materia. Gli astronomi, durante alcune ricerche su una stella presente al di fuori del sistema solare, hanno scoperto la presenza di un pianeta che per nessuna ragione prevedibile (fino ad ora) si sarebbe dovuto trovare proprio lì.
Si tratta del pianeta Halla, capace di destare sconcerto e incredulità nel mondo scientifico semplicemente a causa della sua presenza. Scopriamo nel dettaglio quale sia il motivo della portata straordinaria della scoperta e a cosa si deve la curiosità rispetto alla rilevazione totalmente inaspettata del suo posizionamento.
Si trova a 520 anni luce dalla Terra, è molto simile a Giove e potrebbe cambiare definitivamente alcune visioni dell’astronomia: il suo nome è Halla e potrebbe definirsi un pianeta straordinariamente “sopravvissuto“. Rilevato dove non dovrebbe esistere, in quanto in orbita della stella che ha affrontato la fase finale della sua evoluzione, gigante rossa, in cui si espande l’involucro fino a inghiottire i pianeti sulla sua orbita. Perché non è accaduto con il pianeta Halla? Al vaglio degli scienziati l’ipotesi che potesse trattarsi di un sistema binario, permettendo quindi la fusione delle due stelle che ha impedito l’inghiottimento del corpo celeste riducendo l’espansione.
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