Una scossa di terremoto di 4.8 della scala Richter si è verificata alle 15:50 fra la Toscana e l’Emilia. La terra ha tremato con epicentro a Lucca, nella zona della Garfagnana, che è considerata dagli esperti una parte dell’Italia ad alto rischio sismico. Il tutto è stato avvertito anche in altre regioni del nostro Paese: in Liguria a Genova e ad est in Veneto. Secondo alcuni siti svizzeri l’episodio è stato percepito anche nel canton Ticino. Non sembrano esserci stati danni, ma sono ancora in corso le verifiche della Protezione Civile. Secondo quanto dichiarato dai Presidenti della Regione Toscana e della Provincia di Lucca non ci sarebbero state vittime.
Tanta è stata comunque la paura e molta gente si è riversata in strada in preda al panico. Molti sono stati i commenti di sconforto, che sono stati lasciati attraverso i principali social network, Facebook e Twitter.
I Comuni che si trovano entro i dieci chilometri dall’epicentro sono: Barga (LU), Castelnuovo di Garfagnana (LU), Castiglione di Garfagnana (LU), Fosciandora (LU), Pieve Fosciana (LU), Villa Collemandina (LU). I Comuni tra i dieci e i venti chilometri, invece, sono: Ligonchio (RE), Villa Minozzo (RE), Fiumalbo (MO), Frassinoro (MO), Pievelago (MO), Camporgiano (LU), Careggine (LU), Coreglia Antelminelli (LU), Fabbriche di Vallico (LU), Gallicano (LU), Molazzana (LU), Piazza al Serchio (LU), San Romano in Garfagnana (LU), Sillano (LU), Vagli Sotto (LU), Vergemoli (LU).
In base a quanto ha riferito l’Ingv, il fenomeno rientrerebbe nell’ambito di uno sciame sismico. Quest’ipotesi sarebbe confermata dal fatto che alle 15:53 è stata riscontrata una nuova scossa sull’Appennino tosco-emiliano. Questa volta la magnitudo è stata di 2.3 e l’epicentro è stato localizzato a 13,4 chilometri di profondità, fra le province di Modena e Lucca, in prossimità del paese di Gallicano.
Inizialmente era stata diffusa la notizia, secondo la quale si erano danneggiate alcune opere d’arte nella città di Firenze. Tutto è stato poi decisamente smentito. Un elicottero della polizia è stato utilizzato per controllare l’area della Garfagnana, in modo da riuscire a comprendere fino a che punto il movimento tellurico ha inciso sul territorio.
Sono stati individuati alcuni luoghi ritenuti sicuri e i cittadini vi sono stati condotti, per scongiurare eventuali pericoli.