I social rappresentano un archivio dei più interessanti, divertenti o inaspettati spunti, soprattutto d’estate: l’ultimo riguarda le conchiglie, cosa potrebbe accadere se le sciogliessimo nell’acido?
Simbolo dell’estate, protagoniste indiscusse delle vacanze balneari, oggetto di riproduzione in design e fashion, le conchiglie rivestono il ruolo di riassumere la bellezza di spiagge incontaminate e mari cristallini. Poetiche e nel contempo semplici, dal suono evocativo che sembrano riprodurre al fascino che conferiscono ad ogni passeggiata sul bagnasciuga, tutti sono indifferentemente attratti dal loro potenziale.
Tuttavia non è così comune la conoscenza biologica della sua composizione di carbonato di calcio o fosfato di calcio, in quanto struttura protettiva per molluschi e branchiopodi. Prendono parte a un esperimento condiviso sui social che celebra la simbologia della conchiglia attraverso un esperimento chimico: cosa succederebbe se la sciogliessimo nell’acido?
Tra i simboli più amati dell’estate, non possiamo non annoverare le conchiglie, tanto da diventare oggetto di riproduzioni di design, fashion e arte grazie a un design unico dal profondo simbolismo. Il suono evocativo delle onde che sembra contenuto al loro interno non smette mai di affascinare adulti e bambini, così come l’attività di ammirarle in spiaggia, evitando la raccolta punita severamente dalle normative. Nonostante l’ammirazione che tutti riserviamo alla loro bellezza, non tutti conoscono la composizione della struttura biologica protettiva per numerosi invertebrati, molluschi e branchipodi.
Composte da carbonato di calcio, vengono create dai molluschi e crostacei attraverso un lungo lavoro di filtraggio che riesce a donare vita ai cristalli che si fondono nella creazione del guscio. Per tale motivo risultano di colore, forma e composizione differente, in base alla specie che le abita. Protagonista di un interessante esperimento social, la conchiglia della chiocciola, appartenente ai gasteropodi, offrirà un inaspettato spunto proprio sulla struttura che la caratterizza.
Il profilo social di Geopop offre un nuovo spunto prettamente estivo per la sezione degli esperimenti e questa volta riguarda uno dei simboli più amati dell’estate: la conchiglia. In questo caso appartenente a una chiocciola, per la categoria gasteropodi, la conchiglia viene inserita in un becher insieme all’acido cloridrico al 10%, ovvero il comune acido muriatico. Quello che si può subito notare è la produzione di gas data dal carbonato di calcio, che a contatto con l’acido produce acqua, anidride carbonica e clorulo di calcio. Lasciando che l’acido sciolga completamente la conchiglia, possiamo notare un residuo particolare: si tratta della conchiolina, la proteina che permette al carbonato di calcio di cristallizzarsi in aragonite, rendendo il guscio resistente.
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