La manovra Monti definisce nuove disposizioni in materia di acqua e nucleare, due ambiti che passano nelle competenze e nell’area di azione dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas, la quale, secondo quanto è stato indicato dai nuovi provvedimenti, è destinata a coprire le funzioni che prima erano affidate all’Agenzia nazionale per la regolazione e la vigilanza in materia di acqua e all’Agenzia per la sicurezza nucleare. Il tutto ha l’obiettivo di contenere i costi, ma di garantire allo stesso tempo che ci sia la vigilanza di un organo indipendente dallo Stato.
Secondo Roberto Bazzano, presidente di Federutility:
“L’attribuzione di poteri e competenze ad un soggetto autonomo ed indipendente come l’Autorità dell’energia ed il suo intervento sulle regole e sulle tariffe, saranno una garanzia sia per gli utenti che per un sistema industriale complesso come quello idrico. L’acqua ha bisogno di certezze normative, che consentano programmi di lungo respiro per le infrastrutture. Quello di oggi è un passo importante per il governo delle risorse idriche, anche in relazione alle recenti emergenze idrogeologiche.”
Il tutto non può che andare a favore di una più giusta gestione dell’acqua, per migliorare anche il consumo idrico.
Non tutti però sono d’accordo. Ad esempio l’ex ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo ha espresso il suo parere negativo, perché ritiene che l’Autorità per l’energia non ha fra le sue prerogative la tutela ambientale, una necessità che non può essere elusa.
Non resta che vedere quali saranno i risultati concreti delle nuove disposizioni, per poterci fare un’idea più precisa.
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