Un test tutto italiano condotto su diverse marche di tè, più o meno note, ha messo in evidenza come nella maggior parte sia presente glifosato. Ecco i risultati.
I pesticidi sono stati rinvenuti nelle confezioni di tè comunemente in commercio. Non usiamo il condizionale perché è dato di fatto e l’hanno messo in evidenza due diverse ricerche, una tedesca che ha analizzato i tè neri venduti nei supermercati del Paese e in cui le foglie sono risultate contaminate da diverse tipologie di pesticidi, alcuni dei quali anche vietati in Europa. L’altro studio è stato invece condotto qui in Italia e anche in questo caso sono stati analizzati i tè neri più comuni presenti nelle corsie dei supermercati.
Il risultato, anche abbastanza allarmante è che nella maggior parte dei casi, le foglie di tè sono risultate contaminate dal glifosato, l’erbicida più comune al mondo la cui pericolosità, lo ricordiamo non è certa, tanto è vero che l’UE ne ha permesso l’utilizzo, ma parliamo pur sempre di un pesticida spesso al centro di diverse polemiche.
A condurre il test qui nel nostro Paese è stato Il Salvagente, rivista dei consumatori che si occupa tra le altre cose proprio di condurre ricerche di questo tipo. Gli esperti hanno analizzato 14 differenti marche di tè, scelti tra grande distribuzione e discount, e che sono ampiamente conosciuti e diffusi qui in Italia.
Parliamo nello specifico delle seguenti marche: Alce nero tè verde bio, Conad tè nero, Coop Solidad tè English breakfast bio, Esselunga tè nero classico, Eurospin Lester house tè classico, Lidl Lord Nelson Breakfast tea Ceylon-Assam tè nero, Lipton Yellow label tè nero, MD Alba Claridge english breakfast, Pam tè english breakfast, Sir Wiston tea english breakfast tè nero, Sta tea classico tè nero, Taulors english breakfast tea tè nero, Twinings early grey tea classi e il Twinings english breakfast tea.
Ognuno di questi prodotti, come si legge dai risultati della ricerca, sono stati sottoposti a tre diverse tipologie di analisi; multiresiduale per valutare la presenza di eventuali pesticidi, la prova specifica alla ricerca del glifosato ed, infine, lo screening sul mercurio.
I risultati della ricerca purtroppo non sono stati dei migliori e dei 14 tè selezionati ben 11 sono risultati positivi alla presenza del glifosato anche se con concentrazioni sotto i limiti di legge. Nonostante però la conformità ai limiti di legge, sottolineano da Il Salvagente la presenza del glifosato nel tè è motivo di preoccupazione considerando che l’OMS lo considera come “probabile cancerogeno“.
Alcuni campioni sono poi risultati positivi anche alla presenza di pesticidi ormai vietati in Europa, in particolare nel tè di MD ma questo potrebbe spiegarsi con la presenza di scorte in magazzino precedenti al divieto del Dicembre 2022. Fortunatamente però nessuno dei tè ha presentato tracce di mercurio.
Degli 11 tè risultati positivi a glifosato, 4 di questi sono stati considerati proprio peggiori perché ne contengono concentrazioni maggiori e perché risultano altri pesticidi. Stiamo parlando in ordine di: Esselunga tè nero classico, Taylors english breakfast tea tè nero, Pam tè english breakfast e MD Alba Claridge english breakfast miscela tè neri.
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