Se ami l’anguria potrai chiederti: si possono mangiare i suoi semi? Andiamo a scoprire la risposta a questo quesito tanto diffuso sul frutto emblema dell’estate.
Siamo nel pieno dell’estate e con le temperature in rialzo si ha solo voglia di mangiare cose fresche. Oltre a gustarci insalatone di verdure, di riso o pasta, è immancabile sulle nostre tavole la frutta di stagione: in questo periodo dell’anno, come non mai, la scelta in merito a questo alimento è molto ampia.
Da chi ama le fragole, a chi non può rinunciare alle albicocche e alle pesche, c’è chi non riesce proprio a fare a meno dell’anguria, con cui colorare il piatto e rinfrescarci grazie al suo gusto travolgente.
Se anche tu sei un appassionato dell’anguria, di certo sarai assalito da alcuni dubbi diffusi: i suoi semi si possono mangiare? Fanno bene oppure fanno male? Andiamo a scoprirlo insieme.
Rinfrescante, dissetante e ipocalorica. Questi sono i pilastri dell’anguria, frutto sinonimo dell’estate, da non farsi mancare in queste calde giornate. Da consumare a merenda, oppure dopo il pasto, è molto amata per il suo gusto inconfondibile.
L’anguria è un concentrato di sali minerali, potassio e vitamine: in particolare è anche apprezzata non solo per il suo sapore buonissimo, ma anche per le sue proprietà depurative, antiossidanti e rigeneranti. Toccasana per dire addio alla stanchezza, ci permette di saziarci molto, rappresentando un valido alleato se siamo a dieta.
Dal colore verde all’esterno e rosso all’interno, l’anguria ha una consistenza piuttosto pastosa (qui ti abbiamo parlato delle proprietà del suo succo).
Unico difetti per molti sono i suoi semi, da alcuni ritenuti come un ostacolo nel gustarla in modo ottimale. Spesso si passano le ore a rimuoverli dalla polpa del frutto, pensando che mangiarli non faccia bene. Ma è davvero così?
Molti amano l’anguria, ma non provano lo stesso per i suoi semi, visti come elementi da scartare. Alcuni li ritengono persino non commestibili.
Ma in realtà non è così: questi semi si possono mangiare, come nel caso degli altri presenti nei frutti: sono ricchi di proteine, vitamine del gruppo B e sali minerali, avendo in generale un’azione antiossidante e lassativa per il nostro organismo. Possono essere consumati crudi, lavati accuratamente prima, oppure cotti al forno.
Vi siete mai chiesti cosa potrebbe succede se sul nostro pianeta tutti gli animali diventassero…
Il drammatico declino della biodiversità al Lago Trasimeno in uno studio di Franco Pedrotti: in…
Quali sono gli esemplari più diffusi e quelli più rari di animali onnivori e quali…