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Semi di grano piantati nello spazio, avanguardia cinese che può risolvere la fame nel mondo?

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La Cina ha inviato nello spazio semi di grano per coltivare varietà che possano essere versatili ed adattabili a tutte le condizioni climatiche

grano spazio esperimento
Grano spazio (Foto Unsplash)

Negli ultimi giorni la cronaca si è spesa copiosamente sugli esperimenti spaziali cinesi. Nello specifico nel lancio di un razzo nello spazio, che avrebbe potuto creare l’impatto di una componente sulla Terra. La questione dovrebbe essersi risolta senza problemi. Tuttavia, se la lotta per conquistare lo spazio in passato era esclusiva di Unione Sovietica e USA, oggi la Cina sgomita accaparrandosi la propria fetta di notorietà. E la BBC non ha tardato a parlarne in un lungo articolo. La Cina invia, ed ha inviato, semi di grano nello spazio per generare qualità del cereale più resistente a malattie, siccità e problemi legati a cambiamenti climatici.

Il grano Luyuan 502 si propone come risolutore per le problematiche legate alla fame nel mondo. Difatti sia in Cina che in Europa il grano ha prezzi sempre più alti, dati dalla sua scarsità. Ma davvero la soluzione è andare a coltivarlo nello spazio? Considerando anche che le nuove varietà sono mutate geneticamente rispetto al grano conosciuto. Ed il peso dell’impatto sulla salute è una questione che verrà affrontata dalla comunità scientifica. Per il momento si può notare che gli intenti sono di cercare soluzioni al problema piuttosto che eliminare il problema stesso.

Semi di grano coltivati nello spazio, come funziona l’esperimento cinese

Grano spazio (Foto Unsplash)

Il grano Luyuan 502 ha una capacità di ottenere una resa superiore dell’11 per cento rispetto alla qualità più comune in Cina. Di questa creazione ne parla alla BBC il direttore del programma di mutagenesi spaziale cinese, Liu Luxiang, del Centro nazionale di mutagenesi spaziale per il miglioramento delle colture dell’Istituto di agraria dell’Accademia cinese di scienze agrarie di Pechino.

Secondo il direttore Luyuan 502 è molto versatile, può essere coltivato in zone differenti con diverse condizioni climatiche. Con l’incedere del cambiamento climatico molte colture in precedenza fiorenti sono diventate scarse. Ed anche la crisi del grano, dovuta ai conflitti ed alle difficoltà di esportazione, hanno reso sempre meno reperibile questo cereale alla base dell’alimentazione di molte culture nel mondo.

Il grano, a differenza ad esempio del mais o delle patate, apporta non solo zuccheri e calorie, ma anche vitamine in assenza delle quali si possono sviluppare malattie. E la Cina vuole risolvere il problema con satelliti spaziali. Un paio di volte l’anno circa, manda semi e piante nello spazio, a volte per pochi giorni, altre per mesi interi, sfruttando le condizioni favorevoli di piattaforme, stazioni e satelliti.

Nella maggior parte dei casi i semi vengono germinati quando tornano sulla Terra, in modo da studiare nel dettaglio la crescita delle piante di grano. In questo modo si possono creare le varietà spaziali e poi farle espandere sul pianeta Terra. È davvero una soluzione per risolvere la fame nel mondo presente e futura? Nei Paesi a basso reddito l’indice demografico rimane in ascesa, mentre diminuiscono le risorse alimentari ed idriche a disposizione. Per cui si deve pensare ai futuri miliardi di persone che cresceranno, e che avranno bisogno di cibo ed acqua.

La colonizzazione dello spazio, in assenza di risorse terrestri, è storia vecchia, e non ha avuto sbocchi reali. I governi e le aziende di tutto il mondo stanno guardando con curiosità a questa novità, che ci si augura potrà diventare soluzione accessibile e non ulteriore fonte di profitto per i soliti noti.

Giulia Borraccino

Sono nata e cresciuta a Roma. Laureata in Comunicazione con specializzazione in semiotica testuale, nel tempo mi sono appassionata all'approfondimento dei temi ambientalisti ed al giornalismo d'inchiesta. Amo l'arte in tutte le sue sfaccettature.

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