Il serpente di mare più pericoloso al mondo, il suo nome è molto particolare: ma se ne trovano anche in Italia, scopriamolo insieme.
Nel regno animale, sono davvero molti gli esseri viventi che si sono adattati a sopravvivere in vari ambienti: in particolare gli anfibi riescono a stare sia in mare che sulla terraferma. Senza andare alla ricerca di chissà quale animale esotico, l’esempio più comune è costituito dalle rane. Ma ci sono anche molti serpenti che fanno una “doppia vita”, tra mare e terra: di uno di questi, che è estremamente pericoloso e velenoso, ve ne abbiamo già parlato. Si tratta del serpente bruno oliva di mare.
Il suo nome scientifico è Aipysurus laevis, ma non è a lui che spetta il primato di serpente più velenoso del regno marino: nessuno è infatti più velenoso del Aipysurus duboisii, una creatura marina che è addirittura sul podio tra i serpenti più velenosi, anche considerando la terra ferma. Questa creatura che incute sicuramente molto timore vive nell’Oceano Indiano e si avventura lungo le coste del continente oceanico, ovvero dell’Australia, della Papua Nuova Guinea e della Nuova Caledonia.
Per vostra fortuna, sarà molto improbabile che voi riusciate mai a vederne uno: questi rettili che attraversano il mare possono infatti raggiungere fino a 80 metri di profondità, dove si spingono anche per nutrirsi. Si nasconde tra le sporgenze delle scogliere coralline e i sedimenti sabbiosi, puntando alla sua preda, che poi prova ad assaltare, spesso peraltro riuscendo anche nel suo obiettivo. Questo serpente, che come detto non è l’unico marino velenoso, è noto anche come serpente di mare di Dubois o semplicemente Dubois.
Un altro serpente di mare molto pericoloso è la Laticauda colubrina, che vive in acque tendenzialmente calde, ossia nel Golfo del Bengala oppure negli oceani Indiano e Pacifico. Passa i tre quarti del tempo in acqua e il 25% invece sulla terraferma. Questo serpente è molto velenoso, in quanto col suo morso inietta una neurotossina che uccide in poco tempo. Contrariamente a quello che però si potrebbe pensare, non attacca l’uomo e anzi è davvero un rettile molto docile, che si ribella sono se costretto a difendersi.
Le tipologie di serpenti di mare finora elencate sono dei veri e propri rettili che vivono nelle acque tropicali, mentre il più comune serpente di mare che si trova nelle acque del Mar Mediterraneo, quindi anche in Italia, è l’ophisurus serpens ed è un pesce dalla forma simile a quella delle anguille. Questo pesce serpentiforme è lungo quasi due metri e mezzo e ha un corpo cilindrico con una testa allungata. Pur essendo molto aggressivo, non risultano comunque attacchi all’uomo.
Una menzione a parte, parlando di rettili capaci di adattarsi all’acqua, merita la natrice viperina o biscia viperina, il cui nome scientifico è Natrix maura. Questo serpente è così chiamato perché anche nei comportamenti assomiglia molto alla vipera, ovvero risponde agli attacchi quando si sente attaccato. Si tratta di un rettile diffuso davvero in molte zone del Mar Mediterraneo e chi vive in Sardegna ormai è abituato a conviverci. Soprattutto di giorno viene spesso visto nei pressi o totalmente immerso nei corsi d’acqua.
La natrice viperina però non è da considerarsi né un rettile, né un pesce di mare: la sua predilezione è per l’acqua e infatti si trova spesso nei pressi di fiumi e torrenti. Si nutre di anfibi e pesci di piccole dimensioni, e alla vista dell’essere umano tendenzialmente scappa. Quando è messa alle strette ha le stesse reazioni della vipera, in ogni caso – al contrario dell’altro rettile – la natrice viperina non è assolutamente velenosa.
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