La letteratura medica e la cronaca raccontano a volte fatti assurdi e inspiegabili tra questi alcuni che pongono un quesito interessante: può un serpente rimanere in vita all’interno del corpo umano?
Come qualunque altro animale, l’essere umano è pensato per portare a termine una serie di funzioni. Si nutre, cresce e si riproduce. Per fare ciò esistono all’interno dell’organismo una serie di apparati che hanno ognuno una funzione specifica e ben determinata. Nello stesso modo sono costruiti anche tutti gli altri animali che abitano il pianeta. Compresi i serpenti.
La storia del rapporto degli uomini con gli altri animali passa a volte anche per racconti che hanno come protagonisti proprio esseri umani e svariati tipi di animali. Racconti che però in certi casi si fa fatica a credere siano reali anche se rientrano a quanto pare nella letteratura medica. Racconti che sono stati comunque raccolti e valutati anche dalla comunità scientifica.
Se si immagina il serpente come cibo la risposta è che, in almeno alcune parti del mondo, questo animale è plausibile si trovi anche all’interno dello stomaco di uomini e donne. Le tradizioni culinarie sono infatti spesso legate alla flora e alla fauna e in parti del globo in cui abbondano alcuni tipi di animali è chiaro che questi finiscono bene o male nella dieta tradizionale. Come capita per esempio in alcune zone del sud-est asiatico proprio con i serpenti. Ma la questione non è se si possono trovare resti di un serpente nello stomaco quanto se, nel caso l’animale sia inghiottito intero, questo possa in qualche modo sopravvivere all’interno del corpo umano.
Una domanda che sembra assurda ma che i medici si sono dovuti porre per almeno un paio di secoli come dimostrano i resoconti che hanno popolato le riviste scientifiche almeno dal diciassettesimo al diciannovesimo secolo. Emblematico è in particolare un resoconto fatto addirittura dal medico personale dello zar Nicola I che riguardava un contadino che aveva vissuto diversi giorni con la netta sensazione di avere un serpente nello stomaco. I medici che lo avevano in cura hanno riportato di aver addirittura sentito l’animale muoversi nelle viscere dell’uomo. Dopo diverse sedute, soprattutto con medicinali lassativi, l’uomo si è presentato con quelli che ha dichiarato essere i resti espulsi dal proprio corpo del serpente.
Come accennato all’inizio, qualunque animale, uomo compreso, deve espletare alcune funzioni per vivere. La domanda riguardo quindi se un serpente possa o meno trovarsi a vivere e sopravvivere all’interno di uno stomaco umano è una domanda con una risposta abbastanza facile: no. Perché all’interno del corpo umano, ammesso e non concesso che l’animale possa riuscire a sopravvivere all’attacco immediato dei succhi gastrici, mancherebbe l’aria per respirare. È molto probabile, come sottolineato da Thomas Morris sul suo blog in cui tratta proprio della medicina del passato, che in realtà non si trattasse altro che un caso di sindrome di Munchausen o di malattia fittizia e non di un tentativo di colonizzazione da parte di un rettile.
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