Il traffico di animali è una pratica abietta ed illegale che purtroppo è ancora molto diffusa come dimostra la storia che ha come oggetto questi due poveri serpenti spediti come pacchi
Gli animali esotici continuano ad esercitare un fascino che purtroppo per almeno una parte della popolazione mondiale supera il confine del meravigliato rispetto che si dovrebbe ad ogni creatura esistente sul pianeta e si trasforma in volontà delirante di possesso. L’idea di poter avere in casa un animale che non si dovrebbe avere o che non è pensato per essere un animale domestico è per qualcuno una fascinazione malata e irresistibile.
Ed è su questo genere di fascinazioni che fanno affidamento trafficanti di tutto il mondo. Una delle storie più recenti arriva direttamente dal profilo Facebook della Guardia Nazionale del Messico. Con un breve post, l’ente pubblico messicano ha raccontato la triste vicenda di cui sono stati oggetto due poveri serpenti rintracciati dalle unità cinofile durante un controllo in aeroporto.
Il traffico illegale di serpenti è ancora diffuso
Gli animali esotici, tra cui serpenti ma non solo, sono oggetto di tutta una serie di attacchi da parte dell’animale uomo. Risale per esempio allo scorso anno l’allarme lanciato dall’Interpol in particolare sull’Italia come snodo cruciale del traffico di piccoli e piccolissimi primati che rischiano l’estinzione. Oltre al traffico di primati, uccelli e felini, c’è una vasta rete di soggetti che si muovono nella illegalità per spostare e consegnare a clienti senza scrupoli rettili e in particolare serpenti che esercitano un fascino che pare irresistibile.
Il sequestro più recente è avvenuto a Città del Messico. Durante un controllo portato avanti da due unità cinofile all’aeroporto della capitale del Paese e infatti è stata rinvenuta una scatola di cartone. All’interno di questa scatola apparentemente del tutto innocua sono state rinvenute altre due scatole di plastica trasparenti con all’interno pochi fogli di giornale e soprattutto due esemplari dei serpenti appartenenti alla specie del cosiddetto falso corallo.
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Il falso corallo, un serpente che affascina
Con il termine serpente falso corallo si identificano tutti quei serpenti non velenosi, di solito gli Anilius Scytale, che hanno sviluppato un meccanismo di difesa e protezione per cui la loro livrea assomiglia in tutto e per tutto ai cosiddetti serpenti corallo, animali dal veleno pericolosissimo. La differenza sta nel fatto che le strisce colorate nere, gialle e rosse sono disposte in maniera diversa nel serpente velenoso e in quello non velenoso ed è per questo che il falso corallo suscita grande fascino su chi cerca un animale domestico esotico senza il pericolo del veleno.