Quando si parla di progetti sostenibili non si deve per forza pensare in grande, a volte anche una serra sul tetto di un condominio può bastare.
Molto spesso ormai si sente parlare di sostenibilità, di produzione di energia pulita, di risparmio e alternative all’uso di combustibili fossili e gas inquinanti. Tali questioni, in effetti, sono tutte interconnesse e prendono avvio dalla necessità di ripensare il nostro modo di sfruttare le risorse del pianeta a causa del cambiamento climatico.
Numerosi esperti sono infatti concordi nell’affermare che ci troviamo di fronte a una grave crisi ambientale, che deve essere affrontata alla svelta e con mezzi e piani d’azione ben determinati. Per questo le autorità governative stanno ripensando il modo di produrre energia in ottica green, vagliando soluzioni che mirino ad abbattere inquinamento e immissioni di gas serra nell’atmosfera.
Ma se vi dicessimo che la sostenibilità e il risparmio energetico possono diventare parte anche della nostra vita domestica quotidiana? Le scelte dei singoli, se rapportate su larga scala, sono infatti quelle che determinano il cambiamento culturale di cui abbiamo bisogno: le risorse del pianeta vanno usate con parsimonia e l’uomo deve imparare a rispettare l’ambiente in cui vive se vuole scongiurare la catastrofe di cui molti esperti parlano.
Un’idea interessante, in questo senso, è quella di installare una serra sul tetto dei condomini in modo che i raggi solari possano andare a riscaldare l’acqua riservata agli appartamenti. Ma non solo, perché con una serra a portata di mano si possono coltivare frutta e verdura a chilometro 0, andando a guadagnare qualcosa sia a livello economico che in termini di genuinità.
Ciò è quanto è successo in un condominio di Nantes nel 2022, quando una serra di 400 mq di nome Symbiose è stata inaugurata sul tetto di un palazzo risalente agli anni ’70 in seguito a un’opera di ristrutturazione e rimodernizzazione dello stabile. Grazie a Symbose gli abitanti del palazzo possono risparmiare sulle bollette, ad esempio su quella dell’elettricità e del metano che servono per riscaldare l’acqua in casa.
Fin dai primi mesi il progetto ha cominciato a dare i suoi frutti, letteralmente, producendo cavoli, peperoni, ma anche calore sufficiente per riscaldare l’acqua nelle case. Il progetto si è dunque rivelato vincente, tanto che l’NMH, l’ufficio pubblico per l’edilizia popolare nella città di Nantes, vuole esportare il progetto della serra sul tetto anche in altre zone della città.
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