Il sesto senso esiste, ma non è un potere soprannaturale (come spesso si pensa): è una capacità del corpo, intrinseca in ognuno di noi. Ecco in cosa consiste.
C’è un film intitolato “Il sesto senso”, passato alla storia per la sua trama da brivido. Girato nel 1999 racconta di uno psicologo infantile alle prese con un ragazzino di 9 anni perseguitato da una particolare ossessione che lo vede fare i conti con spaventose apparizioni di morti. Nella pellicola l’intuito del bambino sfocia nel paranormale, cosa che in realtà non è il sesto senso.
Se questo concetto è sempre stato considerato come qualcosa di magico e mistico, in realtà c’è da ricredersi. Infatti questo senso in più, che si aggiunge alla vista, al tatto, all’olfatto, al gusto e all’udito, non è nulla di paranormale e ha un nome ben preciso: si tratta della propriocezione e ha che vedere con la cinestesia.
Romanzata come sesto sesto, la propriocezione è la capacità di percepire il nostro corpo fisico all’interno dello spazio. Tutti siano dotati di questa capacità: pensiamo solo al fatto che se siamo al buoi comunque riusciamo a toccarci il naso con un dito, dimostrando quando il nostro cervello sia programmato perfettamente per percepire gli spazi che lo circondano.
Grazie alla propriocezione riusciamo a capire dove ci troviamo anche se abbiamo gli occhi chiusi: questo senso è contraddistinto da innumerevoli percettori che hanno il compito di raccogliere tutte le informazioni necessarie per far elaborare al cervello gli ambienti circostanti.
Spesso non siamo consapevoli del nostro naturale sesto senso: i suoi stimoli vengono ben presto eliminati dal nostro cervello, lasciando spazi ad altro. Naturalmente in condizioni di difficoltà – proprio come quando eravamo nelle caverne – questo senso si mette in funzione facendoci persino percepire i vestiti che indossiamo nonché il contatto dei piedi con il suolo.
Ci sono soggetti in cui la propriocezione funziona alla perfezione, in alcuni invece può non essere al suo massimo dovendo in questi casi seguire un trattamento mirato basata su una fisioterapia riabilitativa. Questo accade quando il corpo riceve stimoli repentini per esempio con la crescita adolescenziale, in caso di un brusco dimagrimento o se si sono affrontante pesanti cure.
Dei nuovi legami tra la "carne finta" e gli stati di depressione sono emersi a…
Quante volte abbiamo mangiato i datteri a Natale? Dopo un pranzo abbondante, spesso accompagnano dolci,…
Indossi il cappello con il pon pon? In pochi sanno che potrebbe essere legato a…