L’aumento di questi prezzi, secondo la stima della Coldiretti, costerà ai consumatori della famiglie italiane oltre 8,1 miliardi di euro. Solo per la spesa alimentare, a causa anche dell’inflazione dovuta al conflitto ucraino, che colpisce maggiormente le categorie più deboli. L’aumento dei costi colpisce poi tutta la filiera agroalimentare iniziando soprattutto dalle campagne dove più di un’azienda su dieci è in una situazione critica e che presto potrebbe cessare.
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Un terzo del totale nazionale, poi, al momento è costretto a lavorare in una condizione di reddito negativo come effetto dell’aumento dei costi di produzione. In quest’ambito, poi si registrano aumenti pari al 170 % dei concimi, del 90 % dei mangimi e del 129 % per il gasolio.