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Siccità, cosa è riemerso da un lago prosciugato vicino Torino

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Questo 2022, in particolare l’estate che si sta concludendo, la ricorderemo a lungo non soltanto per la guerra in Ucraina ma anche per la siccità. E da un lago nella provincia di Torino riemerge uno strano reperto

siccita piemonte
Siccità (foto Pexels)

L’acqua dei fiumi e dei laghi che evapora senza ritornare sotto forma di pioggia è un problema che, speriamo, con l’arrivo dell’autunno e dell’inverno possiamo lasciarci in parte alle spalle. Ma un po’ come uno scrigno, da tanti corsi e specchi d’acqua del nostro Paese, e non solo, sono riemersi strani oggetti e reperti appartenenti al passato recente o remoto della nostra storia.

Ha fatto il giro del mondo, non molto tempo fa quello che è riemerso prosciugando a fini agricoli il bacino idrico di Mosul in Iraq e il tempio buddista restituito dal Fiume Azzurro in Cina. Scoperte e riscoperte affascinanti che però sono anche il segnale inequivocabile di cambiamenti climatici di cui dobbiamo renderci conto.

La siccità che asciuga Lago Borgarino ci porta indietro nel tempo

Lago Borgarino (foto Wikipedia)

La storia recente del continente europeo è sicuramente segnata dalla Seconda Guerra Mondiale. La siccità gravissima che si è abbattuta su tutto il continente nei mesi scorsi ha fatto evaporare laghi e fiumi riportando alla luce molti reperti. Tra questi forse il più affascinante è riemerso dalle acque del Danubio nella parte di percorso che il fiume fa in Serbia: resti di navi naziste.

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Ed è sempre legato proprio la Seconda Guerra Mondiale anche quello che è riemerso da un lago artificiale nel comune di San Gillio, provincia di Torino, che si è ridotto ai minimi termini. Dal lago in secca è infatti emerso un ordigno bellico di cui si sono occupati gli artificieri dell’Arma dei Carabinieri. Si tratta di un proiettile calibro 30 sganciato con tutta probabilità da un aereo.

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Non è la prima volta che gli artificieri dell’Arma si trovano a dover gestire residuati della Seconda Guerra Mondiale che vengono molte volte ritrovati durante lavori di scavo e di costruzione ma che invece stavolta sono riemersi a ricordarci di come non possiamo dare per scontato il paesaggio che ci circonda.

Valeria Poropat

Valeria si occupa da anni di ecologia e per Ecoo cerca di trovare tuttio ciò che c'è di buono nel rapporto tra uomo, natura e tecnologia

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