La siccità sta avendo un impatto devastante in Europa: i satelliti mostrano delle immagini drammatiche che lasciano a bocca aperta
L’emergenza siccità incontra scenari sempre più gravi. Non è solamente l’Italia a patire le conseguenze della mancanza d’acqua, ma l’intera Europa: sono numerosi i Paesi che durante quest’estate hanno dovuto fare i conti con le temperature eccessivamente alte e la crisi idrica. Spagna, Portogallo, Francia, Regno Unito, nonostante l’estate sia quasi giunta al termine, la situazione sembra restare invariata: le immagini scattate con il satellite e diffuse da Copernicus mostrano la gravità delle conseguenze della siccità.
Non serve tornare troppo indietro nel tempo per rendersi conto che il clima sta cambiando molto rapidamente. Il programma europeo di osservazione della Terra, Copernicus, lo mostra in modo chiaro ed inequivocabile. Il video che ha diffuso sui canali social ufficiali mostra il Vecchio Continente dall’alto e fa un confronto tra come appariva il 1° giugno e il 31 agosto 2021 e come appare al giorno d’oggi.
Non serve avere occhi esperti per notare la differenza. Proprio per questo motivo Copernicus ha voluto condividere queste impressionanti immagini: sensibilizzare le persone davanti ad un’allarme spesso sottovalutata. La differenza mostrata dal video è lampante.
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L’estate dello scorso anno, Paesi come la Spagna, la Germania e la Gran Bretagna erano quasi completamente verdi. Predominava la vegetazione. Al contrario, quest’anno sono dipinti di giallo: il satellite inquadra le distese ormai aride a causa dell’eccessivo calore, della quasi totale assenza di precipitazioni e degli incendi che hanno raso al suolo centinaia di ettari (come è accanto nel Sud-Ovest della Francia).
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Il Paese probabilmente più scioccante per la diversità rispetto alla scorsa estate è il Regno Unito. Nell’immaginario collettivo, i Paesi inglesi sono una distesa di terre verdi. Eppure, le immagini satellitari mostrano un’area che non si avvicina nemmeno lontanamente a quella normalmente associatagli. Il territorio britannico, oggi, assomiglia più ad un deserto.
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