Il tema della siccità in Italia è sulla bocca di tutti. Notiziari, giornali, social media: nessuno rimane fuori dal dibattito. La situazione è molto grave: andiamo a vedere dunque insieme quali sono i laghi più a rischio nel Belpaese.
Ce ne siamo dimenticati e fregati per troppo tempo ma la regola primaria dell’essere umano dovrebbe essere una: “Il pianeta che abbiamo a disposizione è unico e dobbiamo cercare di preservarlo il più possibile“. Il mondo si sta ribellando per tutte le malefatte inflitte negli ultimi decenni e sta riversando su di noi le sue piaghe. Una di queste è la siccità, argomento del quale sentiamo disquisire in abbondanza in televisione ma in generale su tutti i media.
La situazione è molto grave anche qui in Italia: stando ai dati riportati negli ultimi giorni dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) il 40% del territorio italiano si ritroverebbe in emergenza siccità. Questo è dovuto gran parte dal cambiamento climatico e dal surriscaldamento terrestre. Le scarse piogge e nevicate lungo tutto il territorio hanno complicato e non poco l’approvvigionamento idrico dell’intera nazione.
L’allarme più rumoroso è scattato al Nord dove laghi e fiumi soffrono ingentemente la mancanza di acqua. Secondo quanto riportato dalla Coldiretti infatti “L’inverno ha lasciato l’Italia del Nord a secco con precipitazioni molto al di sotto della media. Già l’anno scorso, il 2022, aveva fatto registrare un 30% in meno per quanto riguarda le piogge. Il nuovo anno sembrerebbe voler fare ancora peggio del precedente”.
Inoltre sono già stati stimati oltre 6 miliardi di danni per l’agricoltura nazionale. Il nostro fiume più lungo sta soffrendo: il livello idrometrico del Po’ nel punto di Ponte della Becca ha diminuito la sua altezza di 3,2 metri. Sono numeri da piena estate rovente, eppure è cominciata solo da pochi giorni la primavera. La situazione è talmente critica che bisogna ritrovarsi a fare una scelta: usare l’acqua per irrigare i campi o per la produzione idroelettrica?
Come dicevamo in precedenza, i bacini idrici settentrionali sono quelli che riscontrano le maggiori criticità. All’appello rispondono presente il lago di Como con il 22% di riempimento, quello di Garda con il 37% ed infine quello Maggiore con il 44%. La regione ad essere più colpita da questa calamità naturale è la Lombardia, la quale registra un deficit idrico del 55% in meno rispetto lo storico. Servono precipitazioni, nevicate abbondanti, grandinate: serve acqua.
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