La siccità in Piemonte è imperante: il deficit idrico preoccupa. Per invertire la rotta si mettono in campo soluzioni di ogni tipo, tra cui l’uso delle trivelle.
Marzo sta giungendo al termine, aprendo la pista al cambio stagione. La primavera, periodo dell’anno tra i più amati in assoluto, è arrivata portando giornate di sole, clima mite e allo sbocciare dei fiori. Si saluta così un altro luogo inverno, che però anche in questo 2023 non è di certo stato come nel passato.
Negli ultimi anni questa stagione è sempre più anomala, conoscendo temperature ben distanti da quelle tipiche del periodo invernale. Secondo i dati quello del 2023 è stato il nono inverno più caldo negli ultimi 66 anni e inoltre si è registrato un deficit del 45% in fatto di precipitazioni rispetto a 30 anni fa. Di pioggia, neve e grandine se ne sono viste ben poche e le conseguenze non hanno tardato a farsi sentire. In particolare il comparto dell’agricoltura si trova in forte difficoltà per via della siccità ormai imperante a livello globale. Anche l’Italia è tra i paesi che devono fare i conti con questa criticità, soprattutto nelle aree del sud.
A determinare la siccità sono le alte temperature che ormai contraddistinguono stagioni come l’inverno, che non dovrebbero avere nulla a che fare con il caldo.
La situazione è peggiorata negli ultimi anni. Il 2022 è stato in generale l’anno più caldo dal 1800. Questo preoccupante quadro, causato dai cambiamenti climatici, riversa i suoi effetti in tutto il globo: circa il 40% della popolazione globale è colpita da questa situazione.
In particolare la siccità, dettata dalla mancanza di piogge e dall’evaporare dell’acqua, riversa le sue conseguenze sull’umanità. Tra mancanza di risorse idriche, ecosistemi compromessi, aumento degli incendi, problematiche a livello di produzione energica, sono innumerevoli le conseguenze negative della siccità.
In Piemonte, regione fortemente colpita dalla siccità, si cercano soluzioni per contrastare gli effetti dettati dalla mancanza di piogge. Secondo i dati nell’inverno appena passato la regione avrebbe conosciuto l’80% in meno di piogge rispetto alla normalità.
Se nelle scorse settimane è piovuto, purtroppo questo non è bastato per ripristinare la situazione molto critica a livello agricolo. La caccia all’acqua è in corso: a Torino e nei dintorni si ci sta munendo di trivelle usate in pozzi, in particolare delle aree di La Loggia e Scalenghe. Oltre a questo partono bandi per le imprese agricole volti a supportare una gestione virtuosa dell’acqua.
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