La riforma del Codice della Strada prevede novità per quanto riguarda la circolazione dei monopattini in Italia: nuove norme che fanno discutere.
A fine giugno, il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge presentato dal ministro delle infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini che prevede la riforma del Codice della Strada con l’introduzione di nuove norme.
Il nuovo disegno di legge, ora dovrà passare al vaglio del Parlamento e potrebbe essere approvato definitivamente durante il prossimo autunno entrando ufficialmente in vigore. Le novità al suo interno hanno fatto, però, discutere, in particolar modo quelle relative ai monopattini.
Nei prossimi mesi, il disegno di legge contenete la riforma del Codice della Strada, già approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 27 giugno, dovrà essere valutato dal Senato e dalla Camera per essere approvato definitivamente.
Il testo prevede un inasprimento delle sanzioni per chi guida sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti, ma anche il divieto per i neopatentati di mettersi alla guida di veicoli di grossa cilindrata prima dei tre anni dalla data di conseguimento della licenza di guida. Novità anche per le Ztl (Zone a traffico limitato) che, secondo la riforma, dovranno essere utilizzate con maggiore buon senso, e per gli autovelox per cui viene richiesta maggiore chiarezza. Per quest’ultimi si prevede un nuovo regolamento che dovrà stabilire le norme sull’omologazione a livello nazionale.
Infine, è stata introdotta una stretta sui monopattini elettrici su cui il ministro Salvini si è soffermato più volte durante i mesi scorsi. Nel dettaglio, la riforma prevede l’obbligo di casco, targa e assicurazione per questi mezzi, ma anche severe sanzioni per quanto riguarda la sosta selvaggia sui marciapiedi, la circolazione extraurbana ed in contromano. Infine, per i monopattini in sharing sarà obbligatorio l’utilizzo solo nelle aree consentite.
Proprio su quest’ultimo punto si sono concentrate le polemiche, nonostante il vicepremier abbia fatto un passo indietro sull’introduzione di casco, assicurazione e targa per le biciclette. In un primo momento, difatti, si era parlato di introdurre questi obblighi per bici e monopattini, salvo poi rimanere valide solo per il secondo mezzo elettrico. C’è chi, infatti, sostiene che le novità potrebbero disincentivare la mobilità sostenibile ed il mercato dei monopattini.
Tra chi non si trova d’accordo con la riforma anche Elerent, azienda in franchising che si occupa del noleggio e della vendita di mezzi elettrici in diversi stati europei, Italia compresa. L’amministratore Alessio Treglia, subito dopo l’approvazione del disegno di legge, ha rilasciato alcune dichiarazioni all’Agi spiegando che le nuove norme potrebbero annullare anni di investimento per questi mezzi costringendo le aziende a spostare il loro mercato lontano dall’Italia.
L’amministratore ha poi aggiunto che gli incidenti che riguardano i monopattini sarebbero in diminuzione nell’ultimo periodo e, secondo un sondaggio, gli utenti preferirebbero utilizzare il mezzo senza il casco, circostanza che potrebbe portarli a non servirsene portando, dunque, un rallentamento alla transizione verso la mobilità sostenibile.
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