Sigarette: forte rischio tumore con questo numero al giorno

Che le sigarette facciano male, ormai è cosa nota. Nonostante ciò molte persone continuano ad avere il vizio. Esiste una distinzione tra forti fumatori, deboli ed occasionale. Ma nessuna di queste categorie si può ritenere al sicuro da eventuali tumori. La Fondazione Veronesi spiega come il fumo di sigarette sia fortemente correlato all’insorgenza di ben 17 tipi di tumori. Al primo posto c’è il tumore al polmone, che in 8 casi su 10 dipende dal consumo di sigarette.

A seguire, in diversa misura, anche le formazioni cancerogene del cavo orale, quale gola, lingua, esofago; pancreas, colon, vescica, prostata, rene, seno, ovaie, e di alcune leucemie. Quindi il fumo non crea danni esclusivamente agli organi direttamente coinvolti nella respirazione, ma si estende ad ampio raggio in tutto il corpo. La modalità di azione delle sigarette viene spiegata dalla Fondazione Veronesi: “Il mix di composti cancerogeni che si sprigiona dalle sigarette è infatti in grado di modificare il Dna: sia delle cellule con cui viene a contatto sia di quelle a distanza. È così che ha inizio il processo di formazione del cancro”.

Sigarette, lo studio sulla mutazione genetica

Sigarette
Sigarette (Foto Unsplash)

Ovviamente esiste una correlazione tra il numero di sigarette consumate al giorno ed il rischio di tumore. Ma si ribadisce che anche un fumatore debole può incorrere nel cancro da fumo. L’unico modo per garantirsi uno stile di vita salubre è astenersi dal fumo. Uno studio pubblicato su “Science” riporta che il consumo di 20 sigarette al giorno provocherebbe la genesi di oltre 150 mutazioni annue. I ricercatori hanno preso un campione di fumatori ed uno di controllo di non fumatori. E’ stato rilevato un danno specifico al DNA dei fumatori, non presente nei non fumatori.

Leggi anche: Spugna doccia, è pericolosa: cosa molti non sanno

Leggi anche: Wifi in casa, è pericoloso per la salute?

Queste mutazioni sono state collelate all’insorgenza tumorale nei pazienti. Le sostanze cancerogene contenute nelle sigarette sono alla base della mutazione. Conclude l’articolo: “È ormai chiaro, comunque, che la risposta dipende dall’entità della dose: più sigarette si fumano, maggiore è il rischio di ammalarsi di cancro. Non esiste una soglia di sicurezza sotto la quale il fumo non produce danni”.

Gestione cookie