Tra le varie agevolazioni fiscali messe in campo dal Governo, esiste anche il Sismabonus per gli interventi sugli edifici: di cosa si tratta.
Il Bel Paese presenta un rischio sismico molto alto, lo testimoniamo i drammatici eventi che si sono registrati nel corso del tempo. Sono numerosi i terremoti che si registrano in Italia annualmente, la maggior parte dei quali di lieve entità e spesso neanche avvertiti dalla popolazione.
Per prevenire i danni che potrebbero essere causati da una violenta scossa, il Governo Italiano ha messo a disposizione dei cittadini un bonus ad hoc che permette di rimettere in sicurezza la propria abitazione usufruendo di una detrazione fiscale. Si tratta di quello che è stato ribattezzato come il Sisma Bonus valido anche per l’anno in corso.
Alcuni anni fa, è stato introdotto in Italia il Sisma bonus, un’agevolazione per cercare di prevenire eventuali danni provocati dai terremoti che è stata prorogato anche per il 2023 ed il 2024. Ma di cosa si tratta e quali sono le condizioni per poterne usufruire?
In prima battuta, è bene dire che questo contributo è rivolto ai cittadini che intendono effettuare dei lavori presso gli edifici che apportino adeguamenti o miglioramenti antisismici. Questi stabili, però, devono essere ubicati nelle zone considerate ad alto rischio sismico.
La misura in questione, valida sino al 31 dicembre del 2024, entrando nel dettaglio, consente di poter ottenere una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per i lavori che vengono effettuati sino ad un massimo di 96mila euro. Le percentuali di detrazione, però, in base agli interventi possono salire:
La detrazione verrà restituita attraverso dieci rate annuali e può essere richiesta dai proprietari, da chi gode di un diritto reale di godimento, come gli usufruttuari, dai locatari o comodatari e da soci di cooperative divise e indivise. Per fare richiesta bisognerà indicare i lavori in dichiarazione dei redditi.
Esiste in Italia anche il Super Sisma Bonus. Si tratta di una misura che fa parte del noto Super Bonus 110%, dato che il Governo ha stabilito che tutti i lavori per l’efficientamento degli edifici in chiave antisismica fanno parte della misura introdotta alcuni anni fa per ristrutturare gli immobili. In sintesi, i requisiti sono quelli del Sisma Bonus, ma con aliquote differenti: 90% per le abitazioni unifamiliari e 110% per i condomini.
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