I pneumatici sono rifiuti a tutti gli effetti. Si prestano bene al riciclo, ma quando si tratta di smaltimento si deve stare attenti. Le multe possono essere pesanti
I pneumatici sono una componente auto o camion, o aereo, o bici non meccanica. Infatti, a differenza delle parti elettroniche e meccaniche dell’automobile, lo pneumatico è composto in gomma e non contiene sostanze chimiche. Per questo rientra nella categoria dei rifiuti normali, semmai ingombranti ma non pericolosi. Lo smaltimento corretto dei pneumatici è fondamentale. La gomma infatti si deteriora in 150 anni circa. A tal fine sono stati siglati degli accordi, e dal 2011 quando si comprano gomme nuove l’officina si deve occupare dello smaltimento dei pneumatici fuori uso.
Senza poter chiedere alcun indennizzo per l’onere maggiore. Semmai ciò che può esser richiesto all’automobilista è il contributo ambientale per lo smaltimento. In alternativa si può tentare di mettere in pratica la propria creatività e riciclare in casa i pneumatici. Possono diventare delle ottime basi – sedili – per delle altalene domestiche o delle sedute per tavolini bassi. Delle linee di accessori da riciclo riutilizzano le gomme e le camere d’aria per comporre borse, cinte ed altri accessori.
Non tutti i pneumatici sono legiferati al livello nazionale. Il decreto legislativo 152 del 2006, il cosiddetto Testo Unico ambientale, stabilisce i principi generali per il trattamento degli pneumatici fuori uso, con l’obiettivo di recuperarli, e obbliga i produttori ed importatori a gestire un quantitativo di pneumatici fuori uso pari a quello immesso sul mercato ogni anno. Allo stesso tempo, il decreto ministeriale 182 del 2009 continua a regolamentare la gestione dei pneumatici fuori uso, ma esclude esplicitamente le biciclette.
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Ciò significa che lo smaltimento delle gomme e camere d’aria delle biciclette è demandato ad ogni comune. Ad esempio a Milano si consiglia di gettarle nel cassonetto dell’indifferenziata, mentre a Roma è raccomandato di portare le gomme nelle officine. A Bologna si devono portare in centri di raccolta specializzati.
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Si ricorda che in caso di smaltimento scorretto dei pneumatici, si entra nel reato di abbandono i rifiuti, con una sanzione da 300 a 3.000 euro, a seconda della gravità e della grandezza del rifiuto. E lo pneumatico non è certo piccolo o paragonabile ad un mozzicone. La multa raddoppia nel caso in cui il rifiuto sia iscritto nella categoria “pericoloso”. Se poi la trasgressione è promossa non da una persona fisica ma da un’azienda o da una società si entra anche in reato penale, con un’ammenda da 2.600 euro a 26.000 euro, e l’arresto da 3 mesi ad un anno nel caso di rifiuti non pericolosi. Se i rifiuti abbandonati dovvessero essere pericolosi la sanzione rimane la stessa, ma l’arresto previsto è da 6 mesi a 2 anni.
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