Eco-building, risparmio sulla bolletta elettrica, minori emissioni di CO2. In una parola: smart grid. Il fatto che questo nuovo tipo di rete elettrica venga definita “intelligente” dice già tutto.
Attraverso questo sistema è possibile tenere sotto controllo i consumi energetici per utilizzare le risorse in maniera intelligente. Alla fine del 2007 in Italia la stessa Enea aveva tenuto un workshop su questa tematica, proprio perché una delle vere sfide economiche (ed ecologiche) del futuro è rappresentato da una maggiore attenzione verso l’efficienza energetica. Costruire quindi edifici sostenibili, che siano centri essi stessi di autoproduzione di energia elettrica a partire da fonti rinnovabili con la possibilità ad esempio di gestire a distanza (da remoto) i sistemi di illuminazione, significa gestire l’energia in maniera intelligente, economica e senza sprechi. Con evidenti vantaggi dal punto di vista ambientale.
Non a caso il nuovo trend ecologico della politica americana voluta dal presidente Barack Obama, si sta muovendo nella direzione delle smart grid e delle innovazioni tecnologiche sempre più “green”. Ed anzi, come riportato oggi dalla rivista QualeEnergia.it, gli Stati Uniti, grazie ai finanziamenti che la nuova amministrazione americana sta elargendo, potrebbero acquisire il ruolo di paese leader nel settore delle tecnologie applicate alle fonti energetiche rinnovabili. Tanto per fare un esempio, dal 10 al 12 marzo scorso si è svolta a Las Vegas la Renewable Energy World North America (RENWA) una delle maggior fiere del settore. In occasione dell’evento, è stato presentato il più grande impianto fotovoltaico a film sottili degli USA: 10 MW forniti da una sottile pellicola a telloruro di cadmio. Ma si è parlato anche di ammodernamento della rete elettrica attraverso le smart grid e delle alghe come fonte di un possibile carburante alternativo. Una buona tecnologia può sicuramente aiutare l’ambiente.