Smart island: le nuove frontiere della sostenibilità trovano case sulle isole. Dopo le smart cities il Pnrr finanzia la crescita intelligente degli atolli.
Cosa si intende per “smart” islands o cities? L’aggettivo smart si riferisce ad una specifica modalità organizzativa che consenta agli ecosistemi di implementare alla sostenibilità ambientale i più moderni sistemi tecnologici di modo da migliorare la qualità della vita dei cittadini e la crescita economica della città. Le sfere sottoposte ad intervento sono quella energetica, della mobilità e dei rifiuti.
Le smart Island, anche conosciute come “isole verdi” puntano a mettere in moto una serie di meccanismi amministrativi finalizzati alla valorizzazione e tutela del territorio. Fra le isole coinvolte nel progetto finanziato dal Pnrr rientrano ad esempio le Eolie per le quali il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha stanziato 53 milioni di euro.
Smart island: il Pnrr finanzia i progetti di riqualificazione ambientale alla luce della sostenibilità
Ad essere per primo implementato è l’aspetto della viabilità e mobilità isolana. Per farlo saranno adottate novità elettriche come la Microlino, un’idea concreta per rendere più semplici e praticabili gli spostamenti nelle strade strette dei centri urbani delle isole senza occupare troppo suolo pubblico. Fra le altre novità rientra anche la Maxus Mifa 9, un van a 7 posti da impiegare per il trasporto e le visite dei turisti.
Per facilitare la mobilitazione al di fuori dei contesti urbani è stata progettata dall’A2A Mobility la City Plug, una colonna a basso consumo ideale per i contesti dell’interland. Nel fatto si tratta di una stazione di ricarica già operativa a Lipari progettata per occupare metà dello spazio di una colonnina normale ma soddisfare la stessa potenzialità energetica.
Isole verdi:dalla mobilità alla tutela del patrimonio paesaggistico
Altro aspetto estremamente accattivante è rappresentato dalla possibilità di rimuovere e installare la colonnina senza bisogno di ricorrere ad operazioni tecniche. E per quanto riguarda la viabilità per mare? In fondo la maggior parte del traffico occupa traiettorie marine, stiamo parlando di un’isola. Una parte importante delle associazioni nautiche si è già detta disposta ad accettare la transizione a batteria.