Smartphone ai bambini: le conseguenze fisiche e psicologiche

Lo smartphone ha rivoluzionato le nostre vite ma non è detto che l’uso di questo device abbia solo lati positivi. Un uso eccessivo nei bambini può avere conseguenze fisiche e psicologiche

Smartphone e bambini: i rischi
Smartphone (Foto Adobe)

I più piccoli sono attratti in modo sorprendente dalla tecnologia. Che si tratti di smartphone, tablet o pc, sin dalla più tenera età sono in grado di interfacciarsi con i dispositivi elettronici con grande naturalezza, tanto che, una volta che sono concentrati davanti allo schermo, è difficile che ne distolgano lo sguardo.

Tuttavia anche l’utilizzo degli smartphone, sopratutto tra i bambini, nasconde delle insidie, sia di carattere fisico che psicologico. Per questo motivo, l’uso di dispositivi elettronici da parte dei bambini dovrebbe essere limitato nel tempo e supervisionato dai genitori per evitare conseguenze dannose e un impatto negativo sullo sviluppo del bambino. Vediamo perché, sopratutto i pediatri, consigliano dunque di limitarne l’utilizzo.

Le conseguenze dell’uso dello smartphone sui bambini

Bambini e smartphone, cosa evitare
Bambino con smartphone (Foto Adobe)

Al giorno d’oggi molti bambini sono esposti e, in alcuni casi sovraesposti, a dispositivi digitali. Un uso incontrollato ed eccessivo di queste utili tecnologie, insieme a un’esposizione precoce, può portare a gravi conseguenze nello sviluppo del bambino che vanno dal danno fisico e posturale sino a conseguenze neuroevolutive.

A dirlo è la Società italiana delle cure primarie pediatriche, che in un nuovo studio appena condotto mostra gli effetti che l’utilizzo dei dispositivi digitali e dei social media ha sulla salute dei più piccoli. Alla ricerca hanno preso parte 61 i pediatri di famiglia di tutta l’Italia, con 1748 i questionari anonimi compilati e 2533 i bambini reclutati.

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Allarmante il dato che riguarda l’accesso dei bambini ad internet: all’aumentare dell’età i più piccoli navigano sempre più in maniera autonoma sul web. Nella fascia dai 2 ai 6 anni la percentuale di bambini che si collega da solo è del 26%, per arrivare al 65,60% nella fase tra i 6 e i 10 anni e al 94,10% tra i 10 e i 14 anni.

Manca quindi, nella maggior parte dei casi, un controllo da parte dei genitori e ciò comporta che non venga neppure controllato il tempo di permanenza sullo smartphone o il tipo di contenuti visualizzati. Conseguenza di ciò possono essere disturbi neuroevolutivi come disturbi comportamentali e dell’apprendimento: frustrazione, rifiuto dei limiti, ritardo del linguaggio, dipendenza.

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In più un utilizzo eccessivo dello smartphone può provocare danni fisici. Problemi agli occhi e danni posturali sono alcuni di questi. Questi rischi sono presenti anche nell’adulto ma in un bambino piccolo, ancora nella fase dello sviluppo, potrebbero avere un peso maggiore. Per questo motivo, i genitori devono rendersi consapevoli dell’impatto dell’uso dello smartphone sui più piccoli e agire di conseguenza.

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