Le scarpe Sneakers sono tra le più ricercate in commercio ma la composizione del loro materiale causa gravi danni all’ambiente: il motivo.
Oggi nel mondo commerciale delle scarpe ci sono diverse marche che vanno a ruba tra i compratori. Il modello Sneakers è ampiamente ricercato nei vari centri commerciali e nei punti adibiti alla vendita, al pari se non maggiore rispetto al costoso materiale Prada, per esempio. Si stima che fino al 2025 la distribuzione in commercio delle Sneakers possa raggiungere cifre elevatissime di produzione pari a 95 miliardi di dollari.
Il comodissimo modello sportivo di calzatura è utile per lunghe e sane passeggiate all’aperto e agevola il passo dell’uomo in men che non si dica. Codesta condizione potrebbe però rappresentare un boomerang a livello ambientale, nonché un elemento ad alto tasso di nocività. La tipologia di scarpe con cui abbiamo a che fare è meno resistente del previsto oltre ad essere poco sostenibile e dopo un po’ di tempo si tende a buttarle via, senza considerare le scarsissime possibilità di riciclo per un motivo ben preciso
I compratori e gli estimatori di scarpe da ginnastica sono sempre più alla ricerca del modello Sneakers, comodo e accessibile da un punto di vista economico. Ogni anno si registra un elevatissimo tasso di acquisto del prodotto che ha portato le varie aziende di produzione ad ideare diverse tipologie di modello. Già da un po’ di tempo a questa parte è partita la caccia a modelli storici di marca Diadora, New Balance, Asics e Converse.
I costi contenuti fanno schizzare alle stelle gli acquisti che si assestano su cifre piuttosto abbordabili. Su Amazon ad esempio, un paio di “Greceful- Get Connected” da donna arriva a costare non oltre i 50 euro a paio. Le Nike Sportswear si aggirano su Zalando a 190 euro a paio, risparmiando al compratore la passeggiata nel punto vendita adibito e dal prezzo più esoso. Le Skechers-Agoura presentano un materiale plastificato a doppia zeppa dal costo di 44 euro più un piccolo contributo di spedizione se lo si acquista tramite piattaforma e-commerce. Questi rappresentano tra i tanti, i modelli di Sneakers più ricercati dall’uomo favorendo così l’exploit in termini di composizione e fatturato delle varie aziende produttrici
Entro il 2025 la vasta produzione di Sneakers raggiungerà livelli stratosferici favorendo il benessere delle aziende di produzione. Tuttavia questa condizione presenta il risvolto della medaglia in termini climatici e ambientali in quanto costituiscono un fattore, alimentatore dell’inquinamento urbano. La scarsa resistenza del prodotto conduce ad un rigetto (senza possibilità di riciclo) del prodotto con una base di composizione in plastica. E’ proprio quest’ultimo il nemico pubblico che favorisce i gas serra e l’inquinamento in generale. Le Sneakers più nello specifico presentano fibre e materiali inseparabili che derivano appunto dalla plastica. Qualcuno sul web e i social denuncia l’utilizzo di questo modello di scarpe come derivati del petrolio, altri invece preferiscono un tono ancor più pungente e denigrante in quanto la loro produzione mette a serio rischio la totale distruzione del pianeta, considerando la vastissima produzione da qui a 3 anni.
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